Palestre sì, palestre no. È questo uno dei grandi nodi da sciogliere all’interno del Governo, alle prese con il nuovo Dpcm per fronteggiare la seconda ondata di contagi da Coronavirus.

Dpcm, palestre e piscine a rischio chiusura

Tra le varie misure, dovrebbe esserci anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici e – ma ancora non c’è certezza – la chiusura di palestre e piscine.

Non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici. La misura, a quanto spiegano fonti di governo, non è sul tavolo della discussione in vista del nuovo dpcm con le norme anti contagio.

Sullo sport, viene spiegato, arriverà una nuova stretta ma è ancora aperto un ventaglio di ipotesi che verranno soppesate nelle prossime ore.

Le Regioni

Questa mattina è durato due ore il coordinamento tra le Regioni e governo, con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e il commissario Domenico Arcuri (“Non siamo in una fase drammatica ma gli italiani ci aiutino”) per un approfondimento decisivo prima di passare alla stesura del nuovo Dpcm. A quanto si apprende sul tavolo, tra le questioni, quella dei trasporti, e quella della didattica a distanza per le scuole superiori.

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia ha ribadito che il Dpcm sarà condiviso con le Regioni e poi ha sottolineato: “La cintura di protezione della prevenzione territoriale va irrobustita ogni giorno di più. Su tamponi, terapie intensive, medici di base serve essere tempestivi, immediati e collaborativi. Massima attenzione del governo e disponibilità totale”. Durante l’incontro è intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza:  “Se guardo i numeri degli altri Paesi le nuove misure sono necessarie per evitare di arrivare a quei livelli. Abbiamo deciso di lavorare su un nuovo dpcm condividendo con voi le misure, raccogliendo vostre osservazioni e indicazioni del Cts.

 

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