A Napoli e nella periferia nord i contagi crescono più rapidamente rispetto alle altre province campane. E’ quanto emerge dall’elaborazione dei dati analizzati dalla task force istituita presso il Comune di Napoli, a cui partecipano, componenti dell’Unità di Statistica medica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Napoli, report sulla diffusione del virus

Lo studio prende in considerazione il periodo che va dal 1 al 10 agosto e divide la città in quattro aree: “Zona Verde”, “Zona Gialla”, “Zona Rossa” e “Zona Arancione” in relazione all’incremento percentuale di casi.

Zona Verde

Restringendo l’analisi alla sola settimana che va dal 4 al 10 ottobre, il report identifica come “Zona Verde”, denominata anche “Area Fredda”, i territori compresi nella V e nella X Municipalità che sono caratterizzate da “una bassa prevalenza cumulativa dei contagi e da un incremento percentuale non significativo”.

In particolare il quartiere Vomero si conferma Municipalità “a basso incremento”.

Zona Gialla

Poi segue la “Zona Gialla”, definita dagli studiosi anche come “Area in corso di raffreddamento”, il territorio ricadente nella I e nella II Municipalità, e cioè Chiaia, Posillipo e i quartieri di Avvocata e Montecalvario. In questi territori, secondo il report, si osserva “un minore incremento percentuale” di contagi.

Zona Arancione

Vengono classificate come “Zona Arancione”, e cioè “Area in corso di riscaldameno”, le Municipalità VI, VIII e IX: Ponticelli, San Giovanni, Piscinola, Chiaiano, Scampia e Soccavo. In base ai dati, nei quartieri sopracitati si manifestano “una prevalenza bassa di contagi ma un incremento percentuale in aumento”.

Zona Rossa

E infine arriviamo alle zone a rischio. Cioè a tutti quei territori che vengono denominati “Zona Rossa” o anche “Area calda”. Rientrano in questa categoria le zone ricadenti nella III, IV e VII Municipalità, ovvero: Stella e San Carlo; San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale e Miano-Secondigliano-San Pietro.

Quest’ultimi, rispetto alle zone precedentemente indicate, si caratterizzano “per un’alta prevalenza di contagi alimentata dall’elevato incremento percentuale dei casi”.

Report sulla diffusione del virus, periodo 4-10 ottobre

Il commento del sindaco de Magistris

“Questo studio è frutto del lavoro della task force istituita da me e dall’assessore, Francesca Menna, visto che dall’Unità di crisi regionale non ci arrivano dati puntuali”, commenta il sindaco di Napoli de Magistris.

“L’analisi è partita dai “dati freddi” che arrivano dalla Regione Campania ed è stata resa possibile incrociandoli con ulteriori banche dati a cui ha accesso l’amministrazione”, prosegue de Magistris.

Si tratta di uno studio che servirà “per poter valutare la situazione ed eventualmente prendere anche misure a nostra volta specifiche”.

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