nuovo dpcm conte de luca

Per ora, nessuna nuova stretta alle attività produttive. È in sostanza quanto prevederà il nuovo dpcm sul Covid, secondo quanto avrebbero riferito i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia alle Regioni, i Comuni, le Province. I ministri hanno ribadito un percorso di massima condivisione in ogni passaggio: ci si tornerebbe a confrontare se in futuro si rendesse necessaria una stretta agli orari di apertura dei negozi o ad altre attività, ma il nuovo dpcm, hanno spiegato i ministri, non prevederà nessuna limitazione in tal senso.

Le parole del Premier

“Non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali” – avevano già precisato fonti di Palazzo Chigi – “né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco”.

Il premier Giuseppe Conte, in un’anticipazione dell’intervista a Monica Maggioni per il programma ‘Settestorie’ di Rai 1, aveva rassicurato: “Siamo in una situazione diversa da quella della fase iniziale, quella più acuta. E’ chiaro che il contagio continua, ma io posso dire che siamo fiduciosi di tenerlo sotto controllo perché abbiamo un sistema sanitario rafforzato e poi abbiamo elaborato un sistema di monitoraggio molto sofisticato che ci consentirà, laddove necessario, di intervenire in modo mirato e circoscritto.

E quindi quando io dico che non vedo all’orizzonte un nuovo lockdown, lo dico non con uno spirito di incauto ottimismo”.

Le nuove regole

L’orientamento del governo, poi, secondo quanto riferiscono fonti, sarebbe quello di fissare l’aula sul dl Agosto domani mattina alle 9,30, con voto di fiducia a partire dalle 11. Il governo ha infatti posto, nell’aula a palazzo Madama, la fiducia sul decreto.

A illustrare alle Camere le nuove misure sarà oggi il ministro Roberto Speranza. Il responsabile della Salute farà appello all’unità delle forze politiche, chiederà di «tornare allo spirito di marzo» e, per placare le proteste delle categorie produttive, chiarirà che «la sicurezza sanitaria è premessa della ripartenza economica».

Quanto allo stato di emergenza, che sarà prolungato fino al 31 gennaio per decreto e che oggi sarà oggetto del Consiglio dei ministri, Speranza spiegherà che è necessario «perché l’emergenza è ancora in corso».

Il coprifuoco in Campania

La movida torna a generare allarme. In Campania il presidente Vincenzo De Luca ha imposto a bar e locali di abbassare le saracinesche alle 23 nei giorni feriali e a mezzanotte nei fine settimana. Si è discusso molto sull’opportunità di estendere i divieti su scala nazionale, ma la stretta non ha convinto tutti i ministri e ha scatenato la reazione dei «governatori».

E così il premier ha annunciato che «non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali, né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco».

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