“Il Napoli non ha sbagliato nulla e l’Asl non si è comportata in maniera diversa. Il ministero della Salute stabilisce che i contatti stretti dei positivi vengano posti in quarantena per 14 giorni”. Lo ha detto la dottoressa Maria Rosaria Granata dell’Asl Napoli 2 Nord intervenuta nel corso della trasmissione Club Napoli All News in merito alla decisione dell’Asl Napoli 2 di porre in isolamento fiduciario i giocatori del Napoli, impedendo loro di partire per la trasferta a Torino e così di giocare contro la Juventus.

“Dopo Zielinski, è risultato positivo Elmas e, valutando la situazione epidemiologica di questo momento, abbiamo predisposto l’isolamento. Adesso noi siamo in un boom di contagi, quindi noi ogni giorno comunichiamo i nuovi positivi. La mia decisione, inoltre, è stata presa in piena autonomia poiché in Campania si registra un incremento di contagi”, ha aggiunto la dottoressa Granata.

“Se l’Asl di Genova avesse fermato i calciatori, non ci sarebbero state polemiche – ha aggiunto la dottore dell’Asl Napoli 2-. Non ha senso effettuare i tamponi nell’immediatezza. Come ci ha insegnato l’esperienza del Genoa, dopo ci siamo ritrovati con 24 positivi nella squadra. Effettuare tampone nell’immediatezza può avere un esito non reale”, spiega ancora Granata.

Alla domanda sulla possibilità di proseguire il campionato, nonostante l’aumento dei positivi e le misure restrittive messe in atto, secondo Granata “bisogna valutare attentamente la situazione. Ci troviamo continuamente davanti a situazioni che mutano. Bisogna capire anche l’impennata dei contagi e occorre, dunque, analizzare ogni caso”. 

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