proroga stato d'emergenza

Proroga fino al 31 gennaio 2021 dello stato d’emergenza per la pandemia. Ieri il premier Giuseppe Conte, dopo un incontro con la maggioranza, ha rotto gli indugi annunciando ciò che da giorni era nell’aria. Contagi sopra i 2500 in Italia, resto d’Europa sotto scacco.

E il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, per meglio controllare questa fase critica, intende ripristinare il monitoraggio giornaliero tra Protezione Civile e Regioni.

Stato d’emergenza, Conte chiederà la proroga

Era quasi scontato che il governo andasse avanti lungo una strada imboccata il 31 gennaio 2020. Lo stato d’emergenza, in scadenza il 15 ottobre, comporta strumenti di azione non ordinari che quindi abbreviano procedure di spesa e tempi.

Tra l’altro restano gli organismi creati per rispondere al Covid-19, commissario straordinario e comitato tecnico scientifico, e si può ricorrere ai dpcm (decreti presidenza consiglio dei ministri) che hanno scandito questi mesi di misure anti virus. «La situazione continua ad essere critica, richiede massima attenzione», argomenta il premier.

Le scuole

È con un occhio ai dati sull’aumento dei casi per nulla incoraggianti, eppure previsti come effetto della riapertura delle scuole, che il governo deve rimettere mano a un altro provvedimento in scadenza, il dpcm del 7 settembre.

Confermati obblighi già in atto, potrebbe essere ribadito quello di indossare la mascherina all’aperto in alcune circostanze, come in molte Regioni. «Stiamo pensando se aggiungere nuove misure», prende in considerazione ulteriori giri di vite Speranza.

Il decreto limiterà la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi, massimo 1000 persone all’aperto e 200 chiuso. Saranno bloccate con ordinanze ad hoc eventuali fughe in avanti di singole Regioni.

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