arbitro ucciso Lecce

Lecce. È caccia all’uomo a Lecce. I condomini della palazzina in via Montello 2, che hanno allertato i soccorsi intorno alle 21:30 di lunedì sera, hanno fornito alcuni dettagli sull’individuo da ricercare: il killer di Daniele De Santis, arbitro di calcio in serie B e C, e della sua compagna Eleonora Manta. Era vestito di nero, indossava un paio di guanti di pelle e uno zainetto di colore giallo. Aveva il volto coperto da un passamontagna.

Secondo quanto riporta Il Quotidiano di Puglia, alcuni inquilini avrebbero sentito le urla della donna mentre veniva aggredita. “Andrea, fermati”, avrebbe gridato la 30enne.

Una persona conosciuta, dunque, l’assassino. Ecco perché il procuratore capo Leonardo Leone de Castris e il sostituto Maria Consolata Moschettini hanno chiesto nella stessa serata di lunedì la presenza del consulente informatico Silverio Greco: negli smartphone delle vittime si cercano messaggi, telefonate e contatti.

Eleonora e Daniele conoscevano il killer

Anche Lecceprima racconta che l’uomo che ha colpito i due fidanzati è entrato nell’appartamento proprio su invito di De Santis e Manta, quindi sicuramente li conosceva.

C’è anche un altro particolare importante, in tal senso: per entrare in quel condominio è necessario farsi aprire il cancello elettrico pedonale. Ed in casa è entrato senza forzare la porta di ingresso.

La testimonianza

“Ho visto un uomo scendere di corsa le scale con uno zainetto in spalla”. Questa la testimonianza di un vicino di Daniele ed Eleonora a ‘Pomeriggio Cinque’. “L’ho visto solo di spalle dallo spioncino della mia porta, il suo atteggiamento mi ha insospettito. Fuggiva”, spiega il testimone che dall’interno del suo appartamento ha sentito diverse urla provenire dall’abitazione dei due giovani. “Prima ho sentito la voce della ragazza, poi quella di Daniele – racconta invece un altro condomino – chiedevano aiuto”.

 

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