Era ai domiciliari a Frosinone ma incontrava nella sua lussuosa villa gli uomini del clan. E’ quanto hanno appurato gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone in un’operazione congiunta con i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone.

Elvira Zagaria arrestata in una villa a Frosinone: è la sorella del super boss dei Casalesi

Dopo aver ottenuto i domiciliari, Elvira Zagaria si era stabilita in una villa lussuosa di Boville Enrica. Nel corso delle indagini, le forze dell’ordine hanno scoperto un’uscita riservata utilizzabile per eventuali fughe o per ricevere visite all’interno dell’abitazione senza farsi scoprire. Difatti, è stata documentata in una circostanza la presenza di un altro affiliato al medesimo clan, proveniente dalle stesse zone geografiche della Zagaria.

Per tale ragione, il Procuratore della Repubblica di Frosinone ha dato esecuzione all’ordinanza di detenzione in carcere nei confronti della donna. L’operazione si è svolta con il supporto di un elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato giunto da Pratica di Mare e di unità cinofile “cercavaluta” della Guardia di Finanza.

Chi è Elvira Zagaria

Gravata da numerosi precedenti, nel 2015 era stata arrestata insieme ad altri esponenti dell’omonimo clan per il reato di associazione di stampo mafioso, in quanto coinvolta nell’operazione che ha consentito di far luce sulle infiltrazioni del clan Zagaria anche nella gestione degli appalti ospedalieri di Caserta. Operazione culminata con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 soggetti e con sequestri di beni per milioni di euro.

Nel corso dell’inchiesta è emerso il ruolo centrale svolto da Elvira Zagaria. A lei, dopo l’arresto di tutti i membri di sesso maschile della famiglia e dopo la morte del marito, Francesco Zagaria, era toccato il compito di gestire gli ingenti capitali illeciti delle attività del clan.

Gli arresti domiciliari

Il 28 marzo 2019, la Zagaria è stata condannata con sentenza di secondo grado della Corte d’Appello di Napoli alla pena di anni 7 di reclusione per il reato di associazione di stampo mafioso.

Reclusa presso la casa circondariale di Messina, a seguito di specifica istanza il 31 maggio dello scorso anno ottenne la concessione della misura cautelare meno afflittiva degli arresti domiciliari stabilendosi nella villa di Boville Ernica.

 

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