coronavirus discoteche chiuse

Stop alle discoteche e l’obbligo di mascherina anche all’aperto nei luoghi della movida, dalle 18 alle 6. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata ieri pomeriggio dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

L’ ordinanza del ministro Speranza sospende solo l’attività del ballo

Dopo la riunione con i presidenti di Regione sono stati apportati correttivi all’ordinanza del ministro della Salute Speranza. In particolare, mentre nella versione iniziale si sospendevano del tutto “le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”, in quella nuova la restrizione riguarda solo “l’attività del ballo”. Le discoteche e locali simili, dunque, possono rimanere aperte limitandosi a svolgere altre attività, come la ristorazione ad esempio. E tra le attività interessate dal divieto di ballo vengono anche citate quelle che si svolgono “in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico “.

Quanto all’obbligo di mascherina dalle 18 alle 6 in luoghi a rischio assembramenti, tra questi ultimi vengono citati anche i lungomari. Rispetto ai due punti dell’ordinanza le Regioni potranno introdurre solo misure restrittive.

Appresa la notizia della stretta sulle discoteche gli operatori dei locali da ballo hanno lamentato una perdita di 4 miliardi di euro per il settore. Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo è sul piede di guerra e non esclude un ricorso al Tar: “La discoteca – ha detto il presidente Maurizio Pasca – è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermerà! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza”.

 

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