Ha scatenato un mare di polemiche l’abbattimento del Borgo Zaccaria. Ieri sotto i colpi delle ruspe è caduto il fabbricato che per anni, abbandonato a se stesso, ha fatto bella mostra di sé in via Grotta dell’Olmo, strada più volte usata per bruciare spazzatura e depositare rifiuti.

Giugliano, polemiche su Borgo Zaccaria

Il bene non era vincolato e la sovrintendenza ha espresso anche un parere favorevole certificando che non c’era nessun vincolo storico, archeologico e paesaggistico che ne precludesse l’abbattimento. Al suo posto nascerà un complesso residenziale di villette di lusso con un investimento di svariati milioni di euro. La polemica è stata prima accesa dagli esponenti del gruppo “archivio giuglianese”, per diventare poi politica con personaggi di primo piano dei vari partiti, i quali si sono mostrati critici sulla decisione dell’abbattimento.

Per Emanuele Bifaro della Lega si doveva rispettare la delibera della giunta Pianese di valorizzazione delle Masserie; per Arianna Organo di potere al popolo è la dimostrazione dell’incapacità di una classe diregente. Francesco Cacciapuoti di Polis invece tuona: “Così distruggiamo la nostra storia”. Per Mari Muscara’ dei Cinque Stelle, invece, è colpa del piano edilizio di De Luca. Critico anche Nicola Palma, secondo il quale “è il momento di chiedere spiegazioni al commissario ed alla dirigente comunale”. Caustico infine il commento dell’attivista Vincenzo Ferrara: “Tutti a parlare adesso, ma quando è stata una discarica per anni, nessuno diceva niente”.

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