Il ministro della Salute, Roberto Speranza, valuta il ricovero coatto per tutti coloro che sono malati e si rifiutano di sottoporsi alla quarantena obbligatoria in caso di contagio.

Coronavirus, Speranza: “Valutiamo il Tso per chi rifiuta la quarantena obbligatoria”

“Ma attenzione”, ha aggiunto il ministro, “il mio giudizio su come si sono comportati gli italiani in questa crisi è positivo, senza questa sintonia di fondo tra le misure adottate e i comportamenti individuali noi non avremmo piegato la curva”.

“Il messaggio che arriva dalla lettura dei dati è che il virus circola ancora – ha dichiarato il titolare della Salute – Finché sarà così, non potremo considerare il pericolo alle spalle. Lavoriamo ogni giorno perché non si torni mai più al livello di sofferenza di marzo. Per questo, su ogni atto, seguo il principio della massima prudenza“.

Per Speranza “l’unico strumento che funziona e ha funzionato” resta “la persuasione” per “far capire a tutti che finché il virus sarà attivo dovremo rispettare le tre regole rimaste: mascherina, distanziamento fisico di almeno un metro senza assembramenti e rispetto delle regole igieniche a partire dal lavaggio delle mani”.

Test a scuola e per i lavoratori

“Ci saranno test sierologici sui lavoratori, molecolari sulla popolazione scolastica”: continua il ministro. A suo avviso occorre recuperare “una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con la scuola”. “Ho proposto alle Regioni che questo modello venga ripristinato”, ha aggiunto alludendo alla medicina scolastica introdotta da una norma del 1961 e superata negli anni ’90.

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