Col grande caldo è iniziata la triste stagione dei roghi tossici nell’area giuglianese, così come in tutta l’area tra Napoli e Caserta. All’orizzonte si vedono le fumarole nere a macchiare il paesaggio ed al calar della notte i cittadini sono costretti a barricarsi in casa per la puzza nauseabonda che arriva chissà da dove. 

Negli ultimi anni qualcosa è stato fatto ma non basta. Se la situazione è migliorata in alcune periferie di Giugliano, come via Sorbe rosse, e sono partite alcune bonifiche, come l’ex campo rom al confine con Qualiano, resta il disastro tra Casacelle, ponte riccio, zona Asi e tre ponti a parete. Nelle campagne si continuano a sversare tonnellate e zone incontrollate, nonostante gli annunci sui droni delle forze dell’ordine e di pulizia dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. 

Lungo la Trentola-Ischitella ad esempio, la strada che oltre a portare la mare porta anche all’ecoballe di Taverna del Re (ancora giacenti lì), ci siamo imbattuti in questa discarica abusiva, a quanto pare gestita da alcuni migranti per pochi spiccioli.  Questo è uno dei tanti punti incontrollati dove si continua a sversare di tutto e per i cittadini, dunque, sarà un’altra stagione di paura per i fumi tossici e la diossina sprigionata nell’aria. 

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