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Chi è Alex Zanardi: età, gambe, moglie, figlio. Alessandro Zanardi, detto Alex, è un pilota automobilistico, paraciclista e conduttore televisivo italiano. Nell’automobilismo si è laureato campione CART nel 1997 e 1998, e campione italiano superturismo nel 2005. Nel paraciclismo ha conquistato quattro medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada.

La madre era una sarta, mentre il padre faceva l’idraulico. Da bambino si trasferì a Castel Maggiore, a pochi chilometri dal capoluogo emiliano e qui sviluppò la passione per i motori, appassionandosi alla Formula 1. Aveva anche una sorella maggiore, Cristina, morta a seguito di un incidente stradale nel 1979.

Il 19 giugno 2020 è rimasto coinvolto in un incidente con la sua handbike sulla statale 146 a Pienza, in Toscana, durante una tappa della staffetta “Obiettivo tricolore”: viene trasportato in elisoccorso al policlinico le Scotte di Siena.

Chi è Alex Zanardi: età, gambe, moglie, figlio

E’ nato a Bologna, il 23 ottobre 1966. Ha 53 anni.

Alex Zanardi: moglie e figlio

Alex è sposato con Daniela, ed è padre di Niccolò.

L’incidente in cui perse le gambe

Il 15 settembre 2001 Zanardi era in gara all’appuntamento europeo del Lausitzring. Le qualifiche non vennero disputate a seguito di un violento acquazzone e la griglia fu determinata in base alla posizione in campionato.

Nonostante partisse ventiduesimo riuscì a recuperare posizione su posizione, portandosi al primo posto. A tredici giri dalla fine, dopo aver compiuto la sua ultima sosta, uscendo dai box, dopo aver tolto il limitatore di giri, Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura (pare per la presenza di acqua e olio sulla traiettoria di uscita) che, dopo un testacoda, si intraversò lungo la pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungevano ad alta velocità Patrick Carpentier e Alex Tagliani. Il primo riuscì a evitare lo scontro, il secondo no e l’impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura del pilota bolognese all’altezza del muso, dove erano alloggiate le gambe, spezzando in due la Reynard Honda.

I soccorsi e gli interventi chirurgici

Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva provocato, di fatto, l’istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori e il pilota rischiò di morire dissanguato. Per salvargli la vita, Steve Olvey, capo dello staff medico della CART, “tappò” le arterie femorali del pilota per tentare di fermare la grave emorragia. Dopo aver ricevuto l’estrema unzione dal cappellano della serie automobilistica, venne caricato sull’elicottero e condotto all’ospedale di Berlino, dove rimase in coma farmacologico per circa quattro giorni e gli venne rimosso chirurgicamente il ginocchio destro, irrimediabilmente compromesso.

Dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni subite Zanardi poté lasciare l’ospedale per cominciare il processo di riabilitazione, nel quale ebbe un ruolo fondamentale Claudio Costa, medico del motomondiale.

Nel dicembre dello stesso anno si presentò alla premiazione dei Caschi d’oro promossa dalla rivista Autosprint. Qui si alzò dalla sedia a rotelle, suscitando una grande emozione tra i presenti.

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