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Il boss della Nco ci riprova. Alla luce della pandemia e anche sulla scorta delle proprie condizioni di salute, Raffaele Cutolo si rivolge allo Stato e chiede il beneficio di ottenere gli arresti domiciliari.

Cutolo chiede i domiciliari

Come riporta Il Mattino, il suo penalista storico, l’avvocato campano Gaetano Aufiero, ha formalizzato la richiesta di scarcerazione al carcere di Parma e al Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia, proprio alla luce delle particolari indicazioni dettate in una nota del Dap.

Lo scorso 21 marzo i vertici del Dap hanno diramato una comunicazione alle case circondariali, chiedendo di valutare le condizioni di salute di detenuti ultrasettantenni e di segnalare i casi più delicati ai magistrati di Sorveglianza.

L’istanza

Ed è sulla scorta di questa nota, che l’avvocato Aufiero ha depositato l’istanza, anche in relazione a quanto avvenuto appena due mesi fa.
Fu disposto, infatti, il trasferimento in ospedale per Cutolo, a causa di un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. Era la prima volta, dopo 42 anni di detenzione, che lasciava la cella per un ricovero ritenuto decisivo. Tre settimane dopo Cutolo ha fatto poi ritorno carcere, proprio quando è scoppiata la pandemia.

L’allarme

In queste ore sono in tanti a segnalare i rischi della scarcerazione di boss mafiosi. A tal proposito, il sostituto pg Maresca ha chiesto che venga rivista la circolare del Dap, di fronte al pericolo che qualcuno possa approfittare dell’emergenza sanitaria che attanaglia il paese.

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