morti in italia coronavirus senza patologie

Gira ancora sul web un articolo de “La Stampa” che parla di 12 morti in Italia per coronavirus senza patologie. Basta leggere il pezzo per capire che si basa su una notizia ormai non più attendibile e che il titolo è assolutamente ingannevole.

Coronavirus, quanti sono i morti senza patologie pregresse?

Il numero di 12 morti infatti emerge dallo studio di poco più di 300 cartelle cliniche. Ad oggi le cartelle studiate dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ultimo report bisettimanale sui decessi pubblicato il 16 aprile sono solo 1738 sugli oltre ventimila morti già certificati in Italia di coronavirus.

Da questo studio, del tutto parziale, si ricostruisce che a morire senza altra patologia sono state 9 donne e 53 uomini per un totale di 62 persone. Questo vuol dire che in Italia, per coronavirus, sono morte solo 62 persone senza patologie preesistenti? No di certo: questo vuol dire che su 1738 pazienti controllati post mortem 62 di questi non avevano patologie presistenti. Il dato al massimo potrebbe aiutarci a realizzare una statistica e ad affermare che il 3,6% delle persone decedute per il covid19 non avevano altre patologie.

Al 16 aprile scorso, i morti in Italia erano circa 22.000. Di conseguenza, se le cartelle analizzate potessero ritenersi un campione attendibile, potremmo ipotizzare che in Italia i morti senza patologie sono 660 persone.

Cosa vuol dire morti senza patologie?

Che vuol dire però morti senza patologie? Anche questa è una domanda da porsi. Basta guardare anche qui il report dell’Istituto Superiore di Sanità che certifica che, tra i deceduti, 7 su 10 avevano l’ipertensione. Sempre lo stesso Istituto certifica in un altro studio che il 33% degli italiani è ipertesa e dopo i 35 anni è iperteso un italiano su due. Incrociando questi dati è facile capire che parlare di morti senza altre patologie è quantomeno forzato, sopratutto alla luce dell’età media delle vittime (79 anni) e della circostanza che più del 80% dei deceduti aveva oltre i 65 anni. La domanda al massimo dovrebbe essere formulata al rovescio: quanti italiani oltre i 65 anni non hanno nessuna patologia? Pochi, basti pensare che l’Istat certifica che la metà degli italiani oltre i 65 anni ha una malattia cronica grave.

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