uccelli morti

Venti berte minori trovate morte in spiaggia. Una vera e propria “ecatombe”, questa degli uccelli marini, che si ripete ciclicamente in primavera sul litorale Domizio.

Decine di uccelli morti sulla spiaggia

Anche quest’anno, come riporta CasertaNews, decine di residenti hanno trovato le carcasse degli puffinus puffinus (nome specifico dell’esemplare)  su una spiaggia in prossima della Foce del Lago Patria, tra Giugliano e Castel Volturno.

“Questa ecatombe si ripete ciclicamente oramai da circa 4 anni”, spiega Maurizio Paolella coordinatore della vigilanza delle guardie della Lega italiana protezione uccelli (Lipu) di Caserta.

“La mattanza di quest’anno è inferiore rispetto all’anno scorso quando sono stati ritrovati morti a riva circa un centinaio di esemplari”, aggiunge Paolella.

Carcasse recuperate: si attende l’esito degli esami

Il Centro di recupero per animali selvatici (Cras) di Napoli ha già recuperato gli uccelli senza vita dalle spiagge della fascia costiera. Su ogni esemplare gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico di Napoli hanno effettuato l’esame tossicologico ed ora si attende l’esito.

Le cause di questi insoliti decessi sono ancora ignote. Tuttavia, non si esclude che la morte delle berte minori potrebbe derivare da un’alga velenosa ingerita dai volatili o dalla presenza di microplastiche nelle acque marine.

Si esclude, invece, l’ipotesi che i decessi abbiano una correlazione col Coronavirus e con il 5G. Fece discutere la strage di uccelli morti al suolo rinvenuti a Roma il 4 febbraio e si suppose che la loro morte fosse legata alla Covid-19 o alla rete 5G. Naturalmente, il loro decesso fu provocato da ben altre cause. Fu la caduta di un platano di fronte al Policlinico Umberto I ad avere causato la morte di un certo numero di storni.

L’intervento dei Forestali e della Capitaneria di Porto

I Carabinieri Forestali di Castel Volturno e dalla Capitaneria di Porto castellana stanno cercando di far luce sulla vicenda. “Molte colonie di berte minori si trovano perlopiù in Sardegna e nell’Arcipelago Toscano – sottolinea Paolella – In Campania nidificano tra le pareti rocciose delle isole di Procida e Capri. Un vero censimento di queste specie non esiste”.

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