wuhan fase tre 8 aprile

Wuhan ce l’ha fatta. L’incubo sta lentamente finendo. La città focolaio del coronavirus nel mondo sta tornando lentamente alla realtà. Un’altra fase si è chiusa e altre misure di contenimento sono state allentate dopo 76 giorni dal blocco.

Wuhan torna alla normalità: allentate altre misure

Sono trascorsi più di 70 giorni dal 23 gennaio, quando la città fu blindata e chiusa al resto del mondo. Nessuno poteva uscire ed entrare, nessuno poteva spostarsi se non per motivi di stretta necessità. Un incubo che è arrivato un mese dopo in Italia con il caso di Codogno. E domani, 8 aprile, il centro cittadino da cui tutto è nato, probabilmente da quel mercato degli animali che ha permesso al virus di fare “il salto di specie” e di passare all’uomo, riaprirà al mondo.

A partire da domani il Governo revocherà molte delle restrizioni decise lo scorso 23 gennaio per contenere la diffusione del virus. La fase 2 era cominciata il 25 marzo. Ora c’è un passo ulteriore, inizia infatti la “fase 3”. Ai cittadini sarà permesso di lasciare la città via treno, auto e aereo e molte attività non essenziali potranno riaprire le loro porte. Riprendono i voli. Si respirerà aria di normalità. Anche i negozi di abbigliamento, gli alberghi, o i fast food – con diverse limitazioni – rialzeranno le serrande.

A spingere l’Esecutivo ad allentare ulteriormente il lockdown i numeri positivi. Oggi in Cina si registrano 0 decessi per coronavirus e la maggior parte dei contagi sono tutti di importazione. Tuttavia la gente continua ad avere paura. Come riporta Reuters, infatti, sono ancora tante le preoccupazioni degli abitanti: dalle difficoltà economiche di molte attività – secondo una lettera del settore alberghiero della città pubblicata la scorsa settimana, a rischio chiusura ce ne sarebbero più di 80mila – alla paura di un nuovo contagio di massa a causa degli infetti asintomatici che spingerà molti a restare nelle proprie case, senza contare le ripercussioni psicologiche che la quarantena avrà sulla popolazione.

Come spostarsi

In questa fase 3 però restano in vigore alcune restrizioni, in particolare quelle relative allo stato di salute. Per spostarsi in città o fuori città c’è l’obbligo per ogni cittadino di usare un’app per il tracciamento digitale. Grazie all’app è possibile apprendere se si è stati in contatto con persone contagiate o negli stessi luoghi frequentati da persone positive al Covid-19. Qualora il semaforo dell’app sia “giallo”, il cittadino interessato deve rientrare nella sua abitazione e restare in quarantena. Inoltre non sono ancora ammesse le passeggiate ed è possibile spostarsi fuori città soltanto per validi motivi.

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