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Il picco dell’epidemia al Sud e in Campania si sposta. Non più inizio o metà aprile, ma fine aprile. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la conferenza stampa di oggi. Un brutto annuncio che smorza le speranze di tanti campani, pronti a entrare nella “fase 2” con qualche settimana di anticipo rispetto al Nord.

Campania, picco a fine aprile: lo dice De Luca

“L’epidemia sta rallentando al Nord anche se non cala il numero dei morti. Crescono i contagi al Sud ma era prevedibile – ha dichiarato De Luca -. In Campania abbiamo registrato la presenza di contagiati più giovani rispetto a quanto accaduto al Nord. Passo indietro del Governo sulle passeggiate con i bambini. Stringiamo i denti per altri dieci giorni perché altrimenti dobbiamo chiudere i bambini in casa a giugno e a luglio”.

Poi un chiarimento prezioso: “Il pericolo è stato sventato. Senza l’impegno delle Regioni l’Italia sarebbe sprofondata. Dovevamo garantire un flusso permanente e programmato nel trasferimento di forniture ai territori. Tutte le forniture che dovevano arrivare sono saltate. Dobbiamo fare la guerra per avere mascherine, ventilatori polmonari ed attrezzature adatte alla terapia intensiva. Parliamo dei problemi e delle soluzioni migliori da trovare insieme”.

Ma vista la situazione cambia anche lo scenario epidemiologico: “Il picco discendente in Campania è previsto per la fine di aprile. Abbiamo registrato dei rilassamenti imperdonabili. Abbiamo chiesto forze armate ulteriori per controllare il territorio. C’è una disinvoltura che fa paura”.

Comportamenti, dunque, che avrebbero contribuito a prolungare i tempi di raggiungimento del picco e a favorire l’esplosione del contagio in diversi comuni. Non a caso, il governatore ha istituito anche una zona rossa per sei comuni dove si sono registrati importanti e preoccupanti focolai di coronavirus. Non si esclude, pertanto, che in alcune regioni la “fase 2” annunciata dal Governo possa slittare.

piano da 500 milioni in Campania

Intanto De Luca attinge anche a un tesoretto della Regione per varare un piano di aiuti da 500 milioni di euro. Un piccolo piano Marshall per la Campania.  “Abbiamo messo a punto un piano di investimenti imponenti della Regione nel campo delle politiche sociali ed a sostegno delle attività professionali. Ci saranno risorse finanziarie per almeno 500 milioni di euro. Invertenti sulle politiche sociali, aiuti alle fasce deboli e nelle aree di insediamenti di immigrati. Interventi anche a tutela delle donne ed un programma di sostegno a chi ha dovuto fronteggiare perdite importanti, misure per credito agevolato alle imprese con misure anche sugli affitti delle case”.

 

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