fase 2 coronavirus

Fase 2 Coronavirus: cos’è, quando inizia e come funziona. Dopo le parole del capo della Protezione civile Angelo Borrelli che ha ipotizzato un isolamento forzato a casa anche dopo Pasqua e Pasquetta, sono in tanti a chiedersi cosa sia questa “fase 2” dell’emergenza Coronavirus. Alla domanda se anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa, Borelli non ha escluso la possibilità: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”, ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.

Fase 2 del Coronavirus: cos’è

Al momento, stando ai decreti del presidente del Consiglio dei ministri, le misure restrittive in Italia saranno in vigore ancora fino al 13 aprile. Il premier nell’ultima conferenza stampa ha parlato di tre Fasi, con la prima che sarebbe quella attuale ovvero la chiusura totale per cercare di limitare al massimo il contagio. La seconda sarà quella della riapertura dove si dovrà “convivere con il coronavirus” mentre la terza sarà il ritorno a una sostanziale normalità.

Fase 2: come funziona

La fase 2 consiste in un parziale allentamento delle misure restrittive attualmente in vigore. Il primo step della Fase 2 dovrebbe prevedere la riapertura per determinate categorie di fabbriche e artigiani. Questo periodo impone ancora il rispetto di una serie di regole molto serrate. Ad esempio quella del lavarsi con molta frequenza le mani e dell’usare fazzoletti monouso quando si starnutisce. E ancora il rispetto della distanza di sicurezza sia nei luoghi di lavoro che per strada, così come sarà chiesto di utilizzare le mascherine (sempre che siano reperibili) quando non si è da soli fuori dalle mura domestiche.

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Fase 2 Coronavirus: quando inizia

Su quando potrebbe partire la fase 2, che significa il periodo di convivenza con il virus e di ripresa parziale delle attività, l’ipotesi è il 16 maggio. “Se le cose non cambiano, potrebbe essere come potrebbe essere prima o dopo. Oggi siamo in una situazione stazionaria, bisogna vedere. Sicuramente, il 16 maggio è un periodo di tempo lungo. Da qui al 16 maggio potremmo avere risultati positivi che ci consentirebbero di aprire la fase 2” ma “la decisione va presa dagli esperti che stanno coordinando dall’inizio dell’emergenza la parte tecnico-scientifica”.

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