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In vacanza a Gallipoli nel mezzo della pandemia di coronavirus. Come se niente fosse. E’ quanto hanno scoperto ieri i carabinieri del Salento, che hanno trovato tre roulotte con dieci turisti siciliani a bordo diretti verso la famosa località balneare in provincia di Lecce.

Vacanza a Gallipoli nel mezzo della pandemia di coronavirus: fermati

I militari dell’Arma, quando li hanno bloccati, non credevano ai loro occhi. Hanno attraversato l’intero Mezzogiorno, eluso i controlli delle norme anti-contagio, per arrivare in Puglia. Alle domande dei carabinieri della Compagnia di Gallipoli, coadiuvati dai colleghi della stazione di Nardò, i vacanzieri hanno risposto candidamente: «Siamo venuti per trascorrere un week end a Gallipoli».

I villeggianti ai tempi del coronavirus hanno dunque spiegato di aver raggiunto la costa ionica pugliese per «trascorre un week end, con tappa a Gallipoli». Questo, in barba al decreto “Io resto a casa”, varato con urgenza dal Governo Conte il 9 marzo – la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore sono avvenute in meno di 12 ore – per contenere il contagio da Covid 19 limitando gli spostamenti all’interno, da e per i comuni del Paese alle sole attività indispensabili. Dunque, la spesa e l’acquisto dei farmaci, l’andare a lavorare o assistere familiari infermi, malati.

I vacanzieri siciliani sono stati denunciati e immediatamente invitati a fare rientro in Sicilia. Il soggiorno a Gallipoli, per loro, finisce qui. Ma la loro vicenda si aggiunge alle grottesche situazioni in cui in questi giorni si sono imbattute le forze dell’ordine durante i controlli anti-contagio.

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