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I beneficiari del reddito di cittadinanza sono proiettati a marzo 2020. Dopo la ricarica e il pagamento di febbraio, avvenuto ieri, giorno 27, c’è adesso fermento e curiosità per capire cosa cambia il prossimo mese e quando verrà erogata la somma spettante.

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Reddito di cittadinanza a marzo 2020: data del pagamento

La data della ricarica dovrebbe essere sempre, salvo imprevisti, tra il 24 e il 27 del mese, così come è stato per febbraio. E’questa la finestra utile per gli accrediti. A volte però il pagamento può slittare anche dopo il 27 se le Poste Italiane presentano dei problemi nel caricamento della card.

Per chi ha presentato domanda dopo: il calendario

Chi, invece, ha presentato domanda per l’ottenimento del RdC nel corso del mesedi marzo, dovrà aspettare un periodo ricompreso tra i 30 e i 45 giorni per l’elaborazione e la messa a disposizione del pagamento. Verosimilmente, quindi, l’accredito avverrà per loro a partire dal 15 del mese di aprile. Allo stesso modo, ci ha presentato domanda a febbraio, potrà vedersi accreditata la prima somma a partire dal 15 di marzo.

Mese Data ricarica
Gennaio il 27 e dal 15 per domande dicembre 2019
Febbraio tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande gennaio
Marzo tra il 24 e il 27 e dal 16 per domande febbraio
Aprile tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande marzo
Maggio tra il 25 e il 27 e dal 15 per domande aprile
Giugno tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande maggio
Luglio tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande giugno
Agosto tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande luglio
Settembre tra il 24 e il 28 e e dal 15 per domande agosto
Ottobre tra il 24 e il 27 e dal 15 per domande settembre
Novembre tra il 24 e il 27 e dal 16 per domande ottobre
Dicembre tra il 21 e il 24 e dal 15 per domande novembre

Ritardi e sospensione per il reddito di cittadinanza di marzo

I ritardi potrebbero verificarsi anche per tutti coloro che non hanno ancora presentato un ISEE aggiornato entro il 31 gennaio 2020, ultimo termine utile previsto dall’INPS. In questo caso il reddito di cittadinanza per i beneficiari che hanno già ottenuto il sussidio nel 2019 sarà provvisoriamente sospeso. Una volta poi che l’INPS avrà verificato di nuovo la sussistenza dei requisiti in base al nuovo ISEE presentato dal richiedente, la somma spettante potrà essere rimodulata se sono cambiate le condizioni reddituali del soggetto.

Non solo l’Isee è fondamentale per non vedersi sospeso il beneficio del reddito di cittadinanza di marzo ma molti beneficiari (chi ha presentato da poco la domanda e si è visto riconoscere il sussidio) deve presentare anche la DID online.

La DID è la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro che va sottoscritta entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito di cittadinanza pena la decadenza. Anche se a oggi non ci sono casi che provano la decadenza del beneficio per la DID è bene mettersi in regola nel caso in cui l’Inps dovesse procedere con controlli più serrati su chi percepisce il reddito di cittadinanza.

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Novità di questi mesi sul RdC

Il Governo Conte ha intanto annunciato l’introduzione di miglioramenti alla misura di sussidio del reddito. A confermarlo anche il ministro dell’economia Roberto Gualtieri e dalla sua vice Laura Castelli. In particolare, verranno varate sanzioni più severe verso chi commette illeciti, come lo svolgimento di lavoro nero o l’omessa comunicazione di dati importanti all’Inps. Nei casi peggiori è previsto il carcere.

Per evitare gli illeciti la Guardia di finanza ha già avviato nuove operazioni di controllo nei confronti dei beneficiari del reddito. Infine, vi ricordiamo che il reddito di cittadinanza decade se ad esempio uno dei componenti del nucleo familiare che percepisce il sussidio, trova un lavoro e supera la soglia Isee necessaria per accedervi. Sono novità importanti che riguardano anche i beneficiari del reddito di cittadinanza di marzo 2020. Per non incorrere in sanzioni o provvedimenti penali, è necessario rispettare i requisiti richiesti dalla legge.

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