michela rostan italia viva

Michela Rostan lascia Liberi e Uguali e aderisce a Italia Viva. L’addio è arrivato poco dopo le 16 sulla chat dei parlamentari di Leu: “Un abbraccio e un caro saluto a tutti”. La deputata di Melito aveva però già scritto alcune ore prima una lettera indirizzata al capogruppo Federico Fornaro.

Michela Rostan a Italia Viva

Le ragioni dell’addio politico a Liberi e uguali sono elencate nella lettera. “Non posso più affrontare battaglie politiche che sono per me fondamentali in assoluta solitudine”, dice. E ricostruisce  i momenti che sono stati per lei più difficili: l’impegno per consentire il rinnovo dei farmaci che combattono l’epatite C di restare nel Fondo per gli innovativi oltre la scadenza di aprile. Racconta di avere cercato di inserire un emendamento nel Milleproroghe su questo ma non ci sarebbero stati margini. “Nessuna sponda dal “nostro” ministro della Salute, Roberto Speranza” scrive.

I motivi del passaggio

Altra delusione sulla legge per il contrasto alla violenza sui medici e il personale sanitario in servizio. Anche questa una battaglia, afferma Rostan, “in cui mi sono impegnata per il riconoscimento a queste figure dello status di pubblici ufficiali”. Sulla quale, insiste, il ministro Speranza avrebbe dovuto essere d’accordo. Ma non se ne è fatto nulla. Conclusione: “Sono bocconi troppo amari da digerire”. Da qui la scelta “che assumo con amarezza”. La decisione da qualche settimana era nell’aria. Ed è stato affidato a Guglielmo Epifani, l’ex segretario del Pd ora leader di Articolo 1, il compito di convincere Rostan a restare nel gruppo. La deputata, 38 anni, era uscita dal Pd con i bersaniani per confluire in Articolo 1.

“E’ una decisione mia. Una decisione politica che tuttavia non c’entra con la questione del governo. Continuerò a votare la fiducia”. Così ha detto la deputata.

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