paolo iannelli

Bancarotta fraudolenta e concussione sono i reati contestati a Paolo Iannelli, ex primario della C.O. Ortopedia dell’ospedale Cardarelli, finito agli arresti domiciliari. La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequesto preventivo la società “Il Muletto”, per un valore di 5 milioni di euro.

Napoli, bancarotta fraudolenta: scattano i domiciliari per Paolo Iannelli

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a conclusione di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale partenopeo con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti dell’ortopedico napoletano Paolo Iannelli.

L’attività investigativa, condotta dagli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, ha avuto origine dal fallimento della società CASA DEL SOLE S.p.A., proprietaria della clinica Villa del Sole, di fatto amministrata dal Dottor Iannelli. I medico oltre a detenere  personalmente e/o attraverso persone di sua fiducia quote della società fallita, rivestiva la carica di Primario sia presso la C.O. Ortopedia del ginocchio dell’Ospedale cittadino “A. Cardarelli”, che presso la suddetta clinica.

Le indagini

Le attività criminose si sarebbero sostanziate nella distrazione di somme di denaro corrisposte dai pazienti alla Casa del Sole per le prestazioni ricevute. Il denaro veniva fatto confluire su conti correnti intestati a persone riconducibili al professionista e che, poi, successivamente, confluivano nella la società IL MULETTO S.r.l.

Talvolta anche a fronte della emissione di fatture per operazioni inesistenti (quali es. la locazione di un immobile ubicato a Capri e di una imbarcazione da diporto) volte a dare parvenza di legittimità alla operazione.

Il denaro sottratto alla Casa del Sole veniva accreditato su un conto corrente intestato a una ex dipendente della clinica, deceduta prima dell’apertura della struttura. E fu proprio lo stesso professionista ad attivare il conto corrente con l’aiuto di due funzionari di banca.

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