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Melito. Mattinata turbolenta per il Comune di Melito i cui dipendenti, dalle 10 di questa mattina, saranno affiancati al lavoro dalle urla di protesta di operatori e diversamente abili di diverse cooperative dell’ambito Napoli 16.

La questione è economica ma, stando a quanto spiegano i diretti interessati, sta assumendo toni a dir poco grotteschi.

“In seguito al dissesto finanziario del Comune di Melito ed in seguito all’insediamento dell’Organo straordinario di liquidazione (osl)- spiegano i presidenti delle cooperative coinvolte- i pagamenti alle cooperative sociali si sono praticamente paralizzati. Tutti i crediti avanzati dalle Cooperative dall’anno 2017, ma per alcuni Comuni ci sono anche crediti dal 2015 per i comuni dell’Ambito Napoli16 ( Calvizzano, Melito, Mugnano, Qualiano e Villaricca) sono rientrati nella Massa Passiva, che l’OSL non può liquidare finché non avrà chiaro il debito totale del Comune e a noi- chiosano i presidenti – hanno fatto sapere che nelle casse di Melito non ci sono fondi”.

Una situazione drammatica dunque per i tanti utenti diversamente abili ospiti delle attività dei vari centri polifunzionali interessati.

Inutile ribadire che in assenza di fondi tutti i centri e le cooperative rishciano di chiudere lasciando alla strada o all’ozio casalingo una fetta enorme di ragazzi con disabilità più o meno lievi e nettendo a rischio anche l’assistenza domiciliare per anziani e diversamente abili.

A partecipare alla manifestazione di stamane diverse cooperative sociali: L’ albero delle esperienze con i ragazzi diversamente abili del centro armonie, L’Incontro, A mano a mano, Consorzio Sanitel, New life, La Margherita (centro I Delfini), L’alba, La rinascita (centro La Goccia).

“Per l’anno in corso 2019, l’OSL non ha competenza- chiariscono ancora i manifestanti- e il Comune di Melito insieme a tale Organo dovrebbe approvare il Bilancio, ma ad oggi nulla è stato fatto. L’unica nota positiva è la proposta, di recente accolta dall’Ambito, lanciata dal Comune di Mugnano, di far pagare l’anno in corso da ogni singolo Comune e non più dalle casse dell’Ambito”. Ma ad oggi l’unico comune che ha comunicato la liquidazione delle spettanze dei primi mesi del 2019 è quello di Mugnano, con la speranza di utenti ed operatori che, in un mondo sempre formalmente attento all’inclusione, ci sia veramente la volontà di non escluderli dalla partecipazione attiva alla vita della società civile.

(comunicato stampa)

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