battipaglia eboli tenta suicidio biglietto

Aveva programmato tutto: lasciato un bigliettino sul tavolo della cucina, inventato una scusa con la mamma per poi lanciarsi nel vuoto. Motivo del terribile piano del ragazzino di 10 anni di Battipaglia dissapori con la maestra.

“Mamma… ho dimenticato un quaderno a casa… vado a prenderlo e torno“. Queste le parole che ha detto alla madre per rientrare in casa e poi lanciarsi da 10 metri d’altezza. Torre dei Mussi, zona di coltivazioni in serra, ai confini tra Battipaglia ed Eboli da ieri è sconvolta per quanto accaduto. Il ragazzino si è lanciato da un terrazzo. Quella del quaderno era solo una scusa per mettere in atto il suo piano: salire in mansarda nell’edifico dove viveva con la mamma e la nonna e poi lanciarsi nel vuoto. Il piccolo aveva perso il padre quattro anni fa a causa di un infarto.

Le parole scritte dal ragazzino su quel bigliettino ritrovato dalla nonna sono terribili: “Quando lo leggerete io sarò già morto“. Poi il riferimento a questa maestra con la quale non andava d’accordo e che non gli piaceva.

Ora è in gravi condizioni, ma fortunatamente vivo nonostante le fratture a gambe, bacino, costole e lo schiacciamento di un polmone. Ed è proprio questo ciò che ora più preoccupa i sanitari del Santobono di Napoli dove è stato trasferito in eliambulanza 45 minuti dopo essere stato visitato dai medici della prima emergenza dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

La mamma, che lo aspettava ancora vicino al portone di casa per accompagnarlo a scuola, ha solo sentito un tonfo: mai avrebbe pensato che poteva essere quello di suo figlio che cadeva dal terrazzo. Si è precipitata sul posto e lì ha fatto la terribile scoperta. Immediata la corsa in ospedale. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Battipaglia che hanno identificato e ascoltato la maestra. 

La donna, quando le hanno spiegato cosa era accaduto e mostrato il biglietto, è caduta in uno stato di profondo choc. Non riusciva a credere di poter aver causato questo enorme disagio al suo alunno. Per lei Fabio era sempre stato uno studente modello: ottimi voti, tranquillo, educato. Poi si è sciolta in un pianto disperato, interrogandosi sui suoi errori Nelle prossime ore potrebbe essere risentita insieme ad altre colleghe. Il verbale delle sue dichiarazioni ora è in procura dove il magistrato titolare dell’inchiesta dovrà decidere se indagare l’insegnante per istigazione al suicidio. La sua posizione al momento è molto delicata oltre che particolare.

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