Cercola. E’ stato lasciato agonizzante sul selciato dal suo amico, lo stesso con il quale aveva passato una serata insieme. Demar Scognamiglio, 22 anni di Ponticelli, non ce l’ha fatta. Ed è morto sul colpo dopo il terribile schianto con una Fiat Panda guidata da un 62enne in corso Ricciardi.

Intanto l’amico, un 19enne già noto alle forze dell’ordine, che era alla guida dello scooter sul quale viaggiava Demar, dovrà rispondere all’accusa di omicidio stradale.

La ricostruzione. Stando alle indagini, il 19enne guidava, sotto l’effetto di cocaina e cannabinoidi, un motorino tra l’altro privo di assicurazione e da tempo sottoposto a sequestro amministrativo. Una volta lasciato Demar sul ciglio della strada, senza constatare le sue condizioni, il 19enne si è recato a Villa Betania per farsi curare le ferite riportate e lì è stato rintracciato dai militari.

Dopo gli accertamenti di routine, è stato sottoposto a fermo. Anche il conducente della Panda, un uomo del posto, pensionato, si è presentato spontaneamente dai Carabinieri e risulta ora indagato per omissione di soccorso e omicidio stradale.

Il dolore. La notizia della morte prematura del giovane si è diffusa rapidamente sia in città e sia sui social, in particolare su Facebook. Decine i messaggi di cordoglio scritti dagli amici di Demar. Incredulità e sgomento nelle loro parole: “Eri un pazzo, un ragazzo di 22 anni che nella vita ne dimostrava 50, ti sei fatto uomo con le tue  mani. Sei sempre stato un fratello per me. Non ti posso mai dimenticare”, scrive Massimo. 

E poi ancora: “Che brutto risveglio stamattina non doveva succedere. Abbiamo passati momenti belli insieme, ne abbiamo fatti di guai ma sempre uniti fin da bambini. Ora sei un angelo, Demar. Ci mancherai. Una volta lassù, salutami mio fratello”, è la dedica di Angelo.

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