Pianura. Voleva imporre il pizzo a un imprenditore. Figlio di Carmine e nipote del noto Pietro, Pietro Giorgio Lago è finito in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento è stato emesso dopo indagini dell’Arma coordinate dalla DDA partenopea – ed eseguito dai Carabinieri di Pianura – con le quali sono stati raccolti elementi di prova in ordine a pretese estorsive avanzate a un imprenditore con la tipica condotta minacciosa di doversi “confrontare” con un personaggio ritenuto esponente del clan.

L’episodio contestato dimostra la tendenza a mantenere il controllo sulle attività del territorio da parte della storica famiglia camorristica di Pianura, intenzione che dopo la misura cautelare subisce una battuta d’arresto. Il provvedimento è stato notificato nel Carcere di Poggioreale, dove Pietro Giorgio Lago si trova recluso per  rapina.

(immagine d’archivio)
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