Parte il processo per l’omicidio di Alessandra Madonna, la ballerina 24enne di Melito morta lo scorso settembre a Mugnano. Alla sbarra c’è l’imputato Giuseppe Varriale, ex della vittima, accusato di omicidio volontario e guida in stato d’ebbrezza.

Alessandra fu trascinata dall’auto del ragazzo in via Cesare Pavese e morì dopo poche ore all’ospedale San Giuliano di Giugliano per le gravissime lesioni riportate. Varriale fu subito arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari. Un tragedia avvenuta nella notte dell’8 settembre all’esterno del parco di via Cesare Pavese dopo una serata in discoteca. Poi la discussione tra i due, terminata nel peggiore dei modi.  Secondo la ricostruzione, Varriale accelerando la guida della Range Rover su cui viaggiava sarebbe stato ben consapevole, secondo l’accusa,  del fatto che Alessandra si fosse aggrappata alla portiera del veicolo. Così l’avrebbe trascinata per metri, procurandole le lesioni mortali.

Questa mattina l’imputato ha scelto il rito abbreviato. A difendere la famiglia della vittima sono gli avvocati Alessandro Caserta, Gentile e Vignola.  “Tutto rinviato al 20 settembre. – ha detto Enzo Madonna, il padre di Alessandra – La nostra speranza è che sia condannato alla pena massima, ma già si è assicurato lo sconto di 1/3 sulla pena. L’unica giustizia che non concederà sconti, mi auguro sia quella divina.”

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