PROVINCIA. Era ubriaco alla guida, l’ha investita, l’ha tenuta “incastrata” nel parabrezza e poi ha accelerato per liberarsene. Dopo ha lasciato l’auto e si è andato ad addormentare. E’ una ricostruzione drammatica quella che emerge dalle indagini sulla morte di Anastasia Donandio, la 21enne di Crispano che ha perso tragicamente la vita la scorsa notte in un incidente a Casoria. Oggi è la giornata dell’autopsia sulla salma e nei prossimi, dunque, i risultati dell’esame disposto dalla Procura di Napoli nord potrebbero aiutare a riscortruire l’esatta dinamica.

Sempre per oggi, inoltre, era previsto l’interrogatorio per Francesco Mocerino, il militare 23enne dell’Aeronautica che sarebbe stato alla guida dell’auto killer (una Alfa Romeo 156) e per questo finito in cella. Un impatto terribile quello avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Impressionante i segni dell’urto sul parabrezza della vettura. Il giovane ora è distrutto per quanto avvenuto e, secondo il suo legale, dopo l’incidente era sotto choc e per questo era ritornato a casa. I militari dell’Arma l’hanno infatti ritrovato nel letto.

Aggia fatta na strunzat, comm sta a guaglion? Non dite niente a mia mamma, la fate morire”, avrebbe detto subito dopo essere stato prelevato e condotto in ospedale per i prelievi alcolemici e tossicologici che hanno dimostrato lo stato di ubriachezza. Poco prima della tragedia aveva trascorso una serata con amici in un locale a Varcaturo, sul litorale di Giugliano.

Adesso amici e conoscenti di Anastasia, oltre ad un intera comunità sconvolta dal lutto, attendono lo svolgimento degli accertamenti per darle l’ultimo commosso saluto.

 

 

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