Spiraglio per le trenta famiglie di via Marano-Pianura a cui, nei giorni scorsi, è stata tagliata la fornitura elettrica. Enel e Comune di Marano, sollecitati dai proprietari degli immobili, stanno tentando di risolvere un problema che tiene in ansia circa 100 persone, tra cui numerosi bambini. La storia è quella che abbiamo raccontato qualche giorno fa. I residenti del parco Daniela hanno già fatto fronte ai costi per la realizzazione di una cabina elettrica, visto che il loro parco e a loro insaputa (almeno per i primi tempi) era allacciato sul contatore di cantiere installato dalla Laura sas, la società immobiliare che aveva realizzato lo stabile e che è poi finita nel mirino della Dda di Napoli. L’Enel ha assicurato, soltanto per 30 giorni, una fornitura temporanea, nelle more della risoluzione del problema. Il Comune, dal canto suo, si è reso disponibile a cedere al gestore dell’energia elettrica una particella di terreno di sua proprietà, dove poter dunque installare la cabina già pagata, nel 2011, dai titolari degli immobili. Sulla strada della risoluzione dell’incredibile vicenda c’è però un ulteriore intoppo: il terreno individuato dal Comune sarebbe in realtà di proprietà del Comune di Napoli, al quale fu ceduto (non si sa per quale ragione) nel lontano 1978. Della questione è stato già investito l’assessore al ramo dell’ente municipale partenopeo.

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