Caludio Matias Kranevitter, el Tucumano, 21enne destro naturale che di professione fa il mediano ma si disimpegna anche come difensore centrale. Squadra d’appartenenza? River Plate naturalmente. Il vivaio più florido del Sudamerica probabilmente. Il ruolo e le movenze in campo ricordano quelle del leader dell’Albiceleste, el Jefecito Javier Mascherano, un classico “volante” come si chiamavano un tempo. In Argentina sono sicuri, giocherà nella squadra che fu di Diego Armando Maradona, el D10S del calcio mondiale.

Il ragazzo, che ha sfiorato il mondiale brasiliano e che sarà sicuramente preso in considerazione per la Copa America che il prossimo anno si giocherà in Cile, è in Italia per il suo agente, che ha parlato di Roma, Juventus, Inter e Napoli ma che è qui per un motivo ben preciso: ritirare il passaporto italiano che gli faciliterà il passaggio nel vecchio continente.

La sua storia è singolare, figlio di un tassista e di una casalinga, ha altri 4 fratelli e per portare il piatto a tavola fa il caddie sui campi da golf fin da piccolino. Il caddie è il garzone dei golfisti, quello che porta le sacche con le mazze e recupera le palle. Nei circoli è comunque un tuttofare nonostante la giovane età. Contemporaneamente gioca nel settore giovanile del Tucuman e ci resterà fino ai 14 anni quando tenta la sorte e fa un provino nei Millionarios del River Plate.

Torna a casa il giovane Matias, non è felicissimo, ma passano due giorni e riceve la chiamata del club di Buenos Aires che gli chiede di trasferirsi per giocare nella sua primavera.

Il suo idolo è Mascherano, al quale si ispira e ne ricalca le orme. Kranevitter è conosciuto in Argentina come il Giovane-Vecchio, già ai tempi del Tucuman, forse perché si è sempre dovuto fare in 4 per sbancare il lunario, forse perché gioca in un ruolo che nel calcio moderno è occupato da giganteschi figli dell’Africa come Pogba e Tourè ma lui è alto poco più di un metro e 75 e pesa circa 70 kg. Le sue armi sono una buona tecnica e soprattutto tanta grinta, cosa che lo ha reso il pupillo di Ramon Diaz, il tecnico del River Plate.

Sperando che non finisca nel calderone dei grandi mediani mancati argentini come Yacob, Sanchez, Faurlin e i fratelli Zuculini, per elencarne solo alcuni, per Kranevitter vale il detto pronunciato da Tuco ormai 48 anni fa ne Il Buono, il Brutto e il Cattivo“I tipi grossi come te mi piacciono perchè quando cascano fanno tanto rumore!”

 

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