C’é anche Napoli fra le 10 città più pericolose del pianeta, a dar retta al Sun, sensazionalistico tabloid britannico del gruppo Murdoch. La cartina della paura tracciata dal giornale indica – secondo criteri non esattamente omogenei – i centri urbani ritenuti più a rischio in 10 aree diverse aree geografiche del mondo, scelti per le ragioni più varie: dal terrorismo alla droga, dagli omicidi alla presenza di gang mafiose o criminali, dalla guerra, ai disordini razziali, alla violazione dei diritti umani.

Ne viene fuori una mappa ineguale in cui il capoluogo campano é additato come la città più pericolosa dell’Europa occidentale, accanto a luoghi come Mogadiscio (in Somalia, la peggiore in Africa) o addirittura Raqqa (capitale dell’Isis in Siria, indicata per il Medio Oriente). Ma anche a Saint Louis (Usa), giudicata esempio di pericolosità per il Nord America, o Perth, ‘paradiso’ delle droghe sintetiche in Australia. Ma ci sarebbe un’altra classifica: quella dell’Istituto Igarapé, brasiliano che si concentra sui problemi emergenti in materia di sicurezza e sviluppo ed ha sedi in Brasile, Colombia e Messico, ha fornito una classifica ben diversa, sostenendo che è l’America Latina l’area del pianeta più violenta del mondo. La classifica è stata poi rielaborata dal prestigioso periodico economico inglese The Economist nel marzo scorso.

A riportarla è Fanpage ed in questa classifica Napoli non c’è sarebbe. In cima alla classifica delle città più violente al mondo c’è San Salvador, capitale di El Salvador, stato dell’America centrale: 137 assassini per 100.000 persone nel 2016. Acapulco, ridente località balneare sulla costa del Pacifico del Messico, ha registrato l’anno scorso 108 omicidi per 100.000 persone; il Messico è sulla media di 17 ammazzati ogni 100mila abitanti all’anno. In sintesi, mezza lista annovera città brasiliane, tra cui Maraba e Viamão con un tasso di omicidi aumentato del 20% in un anno. Il Brasile è lo stato col triste primato degli omicidi al mondo, dice Igarapé. Gli Stati Uniti d’America non scherzano: ci sono Detroit, New Orleans, St Louis, Baltimora «ciascuno – scrive l’Economist – ha un tasso che è circa dieci volte la media nazionale di 4,9 omicidi per 100.000 persone». Infine, il Sudafrica dove il tasso degli omicidi è sceso ma è a livelli comunque altissimi rispetto a quelli di Napoli.

 

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