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Colpo agli “Amato-Pagano”. Messi a segno sei arresti per il duplice omicidio di Ciro Casone (in foto) e Vincenzo Ferrante (in foto) commessi nella faida con il clan Moccia ad Arzano nel 2014 per il controllo delle attività estorsive nella zona.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite da personale della Polizia di Stato e dei Carabinieri su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I sei sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, estorsione, violenza privata, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

Le indagini svolte hanno consentito l’individuazione di mandanti ed esecutori, nonché il contesto criminale in cui è maturato il duplice omicidio di Casone Ciro, classe ’57, e Ferrante Vincenzo, classe ’84, avvenuto il 26 febbraio 2014, maturato nell’ambito di un contrasto per il controllo delle attività illecite sul territorio di Arzano tra un sodalizio criminale emergente riconducibile al clan Amato-Pagano e il gruppo delinquenziale facente capo ad una delle vittime, referente del clan Moccia su quell’area della provincia napoletana.

Il duplice omicidio fu consumato all’interno del centro estetico Solerio di Arzano, frequentato dalle vittime, che ricorda la famosa scena iniziale del film Gomorra di Matteo Garrone. Durante la fuga i killer ingaggiarono una colluttazione con la moglie di Casone che, intervenuta per soccorrere il marito, fu colpita al capo con il calcio della pistola. Il duplice omicidio fu deciso e commesso da Napoleone Renato, nato a Napoli il 1983, affiliato di lunga data del clan Amato Pagano, desideroso di estendere il suo dominio criminale nel territorio di Arzano, che nella fase esecutiva è stato coadiuvato da Gambino Angelo Antonio, nato a Napoli il 1993 e Russo Francesco Paolo, nato a Pompei il 1990.

Le indagini hanno, inoltre, consentito di raccogliere elementi di colpevolezza a carico di Cristiano Pasquale, nato a Napoli il 1989, Cristiano Pietro, nato a Grumo Nevano il 1964 e Liguori Raffaele, nato a Napoli il 1990 in relazione ad alcune estorsioni commesse ai danni dei titolari di aziende ubicate nel territorio di Arzano, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo.

Renato Napoleone
Renato Napoleone
Francesco Russo
Francesco Paolo Russo
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