Sembra farsi più chiaro il retroscena sulla morte di Antonio Perna, 32 anni, deceduto a seguito della violenta deflagrazione avvenuta a San Giovanni a Teduccio nella notte in via Ferrante Imparato.

L’uomo deceduto, con diversi precedenti, e la sua compagna, Monica Veneruso, 43 anni, vedova del cognato del boss, rimasta ferita nello scoppio, sarebbero legati al clan Reale del rione Pazzigno. Sarebbero stati loro, dunque, secondo una prima ipotesi investigativa, a piazzare la bomba sotto la stabile. L’ordigno, però, sarebbe esploso per cause da accertare prima che la coppia riuscisse ad allontanarsi.

La bomba rudimentale rientrava probabilmente nell’ambito di un raid intimidatorio ordinato dai vertici del clan ai danni di un soggetto in via di identificazione che abita nello stabile il cui cancello è rimasto divelto dalla deflagrazione. A uccidere il 32enne, dunque, sarebbe stato un incidente. Nei pressi del luogo della tragedia è stato trovato anche uno scooter, presumibilmente usato dalla coppia per arrivare sul posto.

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