“Volevo bene ad Alessandra, non volevo ucciderla”: Giuseppe sotto shock si difende dalle accuse

«Non volevo ucciderla, è stata solo una tragica fatalità. Ad Alessandra volevo ancora bene. Sono distrutto, non faccio altro che pensare a quei momenti, a lei a terra, a quella maledetta corsa in ospedale». Con queste parole, dette dinanzi al suo avvocato Nicola Pomponio e riportate stamattina dal Mattino, Giuseppe Varriale si difende dalla terribile accusa di omicidio volontario. Il ragazzo è a casa sotto shock, accerchiato dall’amore dei familiari che tentano di calmarlo e di rendere meno terribili queste ore di angoscia.

Intanto il papà e la mamma di Alessandra Madonna, la 24enne morta dopo il litigio con il fidanzato, attendono i risultati dell’autopsia sul corpo della giovane che si terranno martedì. Solo dopo gli esami potranno svolgersi i funerali della giovane morta a seguito delle lesioni interne. Si attendo anche i risultati tossicologici di Giuseppe. Era lucido quella sera? Era ubriaco? Non si sa. Tutti tasselli di un puzzle che lentamente dovranno essere messi insieme dai carabinieri e dal magistrato che si sta occupando di questo caso.

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