Arriva nel pomeriggio la replica di don Giuseppe, parroco della Chiesa “San Francesco d’Assisi, alle accuse mosse dal gruppo politico Napoli Nord-Villaricca, secondo cui il sacerdote si sarebbe opposto alla riapertura dell’hub vaccinale – che ospitava ogni giorno vaccinandi da Qualiano, Villaricca e Calvizzano – per un “problema di ordine finanziario legato all’intestazione della fornitura elettrica utile alla Tensostruttura”.
Villaricca, scontro su hub vaccinale. Don Giuseppe: “Nessuno ostacolo, verità è un’altra”
La realtà dei fatti sarebbe un’altra, secondo don Giuseppe. In un post, pubblicato sulla pagina Facebook della Chiesa, fa sapere che l’Asl Napoli 2 Nord si sarebbe “rifiutata di firmare un semplice verbale di consegna dell’immobile per non assumersi la responsabilità della Custodia scaricando sui Commissari Prefettizi il problema”.
Il sacerdote spiega che fino ad oggi la parrocchia si è fatta carico di tutte le spese economiche legate alla gestione del centro vaccinale concesso all’Asl, dall’energia elettrica alla santificazione della tecnostruttura, finanche alle attrezzature necessarie per lo svolgimento delle vaccinazioni.
“Lungi dall’essere ostacolo, la Chiesa San Francesco d’Assisi è stata vero e proprio volano e viatico affinché Villaricca avesse un Centro di Vaccinazione anti-Covid”, si legge ancora nel lungo post pubblicato su Facebook.
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Secondo don Giuseppe, la chiusura prorogata del hub vaccinale di via Napoli è dovuta “all’incapacità con cui l’Asl vorrebbe risolvere la questione, scrollandosi di dosso ogni responsabilità e letteralmente usando la Parrocchia come paravento”.
“La tensostruttura “Karol Woytila” è pubblica – prosegue il sacerdote – ma l’ASL e il Comune possono dunque liberamente disporne facendo un accordo tra loro per i servizi che richiede un HUB vaccinale i cui costi dovrebbero invece essere regolati dagli Enti preposti e non certo da un Ente Religioso”, conclude.
Intanto, però, il centro vaccinale resta chiuso, costringendo centinaia di cittadini a macinare chilometri per potersi sottoporre alla vaccinazione anti-covid.