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“Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”: sta facendo discutere l’ultima pubblicazione di Spotify di quello che è un coro da stadio contro Napoli e i napoletani.

Il brano, a firma di Ultras United (che risulta essere un profilo verificato sulla popolare piattaforma di streaming), è ricalcato sulle note di “Freed from Desire”, ed è diventato tristemente popolare perché cantato nelle curve degli stadi, in particolare da quella del Milan.

Vesuvio erutta: la canzone su Spotify

Il testo recita così: “Sembra che lui dorme, come Etna e Stromboli e invece no il mio sogno esaudirò, Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta“. Lo stesso Ultras United, sul suo profilo verificato su Spotify, prima di questa canzone aveva pubblicato un’altra hit “da stadio” rossonera, “Pioli in on fire”, riferito all’allenatore rossonero.

Diversi tifosi azzurri si stanno mobilitando per la rimozione della canzone che inneggia a violenza contro un popolo, una città e una tifoseria. Al momento, nessun commento né dall’artista Ultras United o tantomeno da Spotify: ma non è escluso che possa esserci chiarezza sulla vicenda nelle prossime ore.

E proprio relativamente ai cori razzisti negli stadi, sono intervenuti lo scrittore Maurizio de Giovanni e il senatore Ruotolo: “Non è cos ‘e nient. È come se fosse diventata una parola d’ordine negli stadi di mezz’Italia. Anche quando la squadra avversaria non è il Napoli partono i cori razzisti contro i napoletani. Non è goliardia, non sono sfottò. È il sintomo di una malattia che c’è nel Paese e la politica, una certa politica, invece di prenderne le distanze, la cavalca. Non sono sufficienti le multe per discriminazione territoriale. Non sono solo tifosi isolati che quando vengono identificati vanno cacciati a vita dagli stadi. Dobbiamo chiedere alle società di realizzare una campagna di prevenzione. Ma se i cori si dovessero ripetere bisognerà procedere anche alla penalizzazione in classifica. A furia di dire è cos ‘e nient rischiamo di diventare niente” hanno dichiarato, commentando ciò che è avvenuto ieri negli stadi.

 

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