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Si sono tenuti questa mattina nella piccola parrocchia di san Carlo Borromeo, nella frazione di Pezza Lunga ad Acerra i funerali di Domenico Esposito, il 28enne ucciso sabato scorso nel parcheggio del centro commerciale “Vulcano buono” in seguito a un diverbio con un vigilante di 20 anni originario di Secondigliano.

Ucciso al “Vulcano buono” di Nola, chiesa gremita per l’addio a Domenico

La piccola chiesa non è riuscita a contenere le tante persone accorse per dare l’ultimo saluto al 28enne che lavorava come autotrasportatore.

Tre tir hanno scortato con gigantografie con il volto di Domenico hanno scortato il carro funebre. “Sei andato già e hai lasciato un vuoto dentro di noi. Non ci sono parole, amico mio: solo lacrime ma saranno i tuoi ricordi a riempire i nostri cuori” si legge dalle foto. Tanti anche gli amici presenti con palloncini e magliette bianche con la scritta “resterai sempre nei nostri cuori”.

All’esterno della chiesa come all’interno tanta disperazione e sgomento per una fine giudicata come insensata. Domenico era giunto al centro commerciale di Nola per aiutare insieme al padre la sorella a cambiare lo pneumatico dell’auto. Dopo un’accesa discussione con il vigilante (che ha confessato l’omicidio ed è stato arrestato) ha poi ricevuto 3 coltellate di cui una – quella mortale – al petto.

“Da sabato sera Domenico è nella vita eterna e sa tutto quello che noi non sappiamo. Domenico ora sa che l’amore vince tutto. – ha detto durante l’omelia il parroco che ha celebrato i funerali. – Oggi purtroppo questo amore è annebbiato dalla disperazione di chi piange la dipartita improvvisa, imprevista e aggressiva. L’aggressività sta distruggendo la nostra società. Una aggressività che ha tante sfaccettature e a volte si veste di perbenismo. Cari giovani, lasciate scivolare le cose semplici, lasciate scivolare ciò che non procede”, ha continuato il sacerdote citando con emozione una frase della madre di Domenico Filomena: “Dovevo accompagnare mio figlio all’altare per il matrimonio e ora lo accompagno al funerale”.

La lettera della fidanzata

Strazianti le parole della fidanzata di Domenico, lette in chiesa: “Dove sono le tue promesse? Avevi detto che non mi avresti lasciata. E invece ora dove sei? Mi restano solo ricordi che custodirò con gelosia. Ti hanno portato via da me senza pietà, senza pensare a chi era a casa ad aspettarti. Non posso più chiederti abbracci o carezze ma continuerò ad amarti. Non ti dimenticare di me”.

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