Tumori, liste di attesa di 4 mesi e gli screening gratuiti che non partono

Screening a rilento, lunghe liste d’attesa, in Campania curarsi un tumore al colon retto è un’impresa, “Quando andiamo al supermercato, possiamo scegliere cosa comprare per la tavola, può aiutare a ridurre i rischi, ma evitare questa patologia è spesso un’illusione senza una prevenzione sanitaria mirata”, dice l’oncologo Franco Bianco ai microfoni de Il Mattino. 280mila i nuovi casi ogni anno e la percentuale di sopravvivenza che si dimezza se la diagnosi non arriva con il presentarsi dei primi sintomi.

 

In tutto il Sud Italia le persone dai 50 ai 74 anni hanno il diritto ad uno screening gratuito ma questa pratica continua a restare ferma tant’è che solo 4 aziende sanitarie li hanno avviati. Per questo motivo il 19 e 20 novembre a Napoli ci sarà un convegno nazionale della GISCor, il gruppo italiano di coordinamento degli screening.

 

La lunga attesa per malattie del genere di fatto privatizza e seleziona la sanità perché gli appuntamenti per le colonscopie possono fissarsi anche a distanza di mesi, mesi che possono essere fatali per i pazienti, mentre le strutture private chiedono delle cifre che non tutti possono permettersi, soprattutto in periodo di crisi.

 

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