Tumori e rifiuti in Terra dei fuochi, il procuratore Greco: “Fate presto, non ci sono più alibi”

“Fate presto, adesso non ci sono più alibi, bisogna intervenire con le bonifiche, la vera priorità è questa: rimuovere i rifiuti e risanare il territorio. Lo scopo del nostro accertamento è proprio questo: elaborare priorità di intervento per verificare se ci siano state le bonifiche e accertare lì le responsabilità”. Bonifiche e guerra ai responsabili dello smaltimento illecito. E’ questa la ricetta che il procuratore della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, ha proposto nel corso della diretta di Campania Oggi, su Teleclubitalia, nel commentare il rapporto su tumori e rifiuti in Terra dei Fuochi. Ospite della trasmissione anche il senatore Sandro Ruotolo.

Terra dei Fuochi e tumori, Greco: “Ora abbiamo la conferma scientifica”

In questi giorni è arrivata la conferma dell’Istituto Superiore di Sanità: tra Napoli e Caserta c’è una “relazione causale o di concausa tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati” e l’insorgenza di malattie. È l’esito del lungo lavoro di ricerca avviato nel 2016 dagli esperti dell’Iss insieme alla procura di Napoli nord. Un documento che può riscrivere la storia di queste terre martoriate dallo smaltimento di rifiuti illeciti e pericolosi.

“La Procura di Napoli Nord ha ritenuto di stipulare questo protocollo i cui risultati definitivi sono stati presentati giorni fa e abbiamo deciso di pubblicare sul nostro sito il rapporto in forma integrale, perché riteniamo fondamentale che il cittadino debba essere informato proprio sul rango del diritto alla salute”, ha dichiarato il procuratore Francesco Greco nel corso del suo intervento a Campania Oggi. “Abbiamo fatto quest’attività perché ci serviva capire se ci fosse questa correlazione tra presenza sul territorio di rifiuti e l’insorgere di malattie tumorali. Adesso questo studio di alto livello ci dice che c’è una valenza scientifica”, ha proseguito.

“Non c’è da brindare, anzi c’è una grande amarezza perché anche già da anni la scienza, non quella di casta, aveva le prove scientifiche”, ha commentato invece il giornalista Sandro Ruotolo. “Adesso bisogna prevenire e quindi costringere le industrie a non evadere il fisco con la tracciabilità dei rifiuti. Il giornalista ha poi spiegato il meccanismo attraverso il quale le aziende abbattono i costi attraverso lo smaltimento illecito: “Per neutralizzare gli scarti si devono portare negli impianti autorizzati, ma questo processo ha dei costi, che poi vanno messi a bilancio dell’azienda. Per non pagare le tasse, le ditte si rivolgono alla così detta industria dell’eco-mafia. Alla base di questo sistema non c’è solo il camorrista finale, c’è l’imprenditore, c’è l’avvocato. Una casta di professionisti del crimine“.

Parola d’ordine: bonificare

“Un’altra azione preventiva che va effettuata senza perdere tempo”, ha specificato il procuratore Greco, è quella di “rendere il territorio sano. Eliminare qualsiasi situazione di rischio, come le grandi discariche. Sono la fonte principalmente inquinante. Ma penso anche a togliere tutti i rifiuti, molti dei quali pericolosi, che sono nelle nostre campagne e sulle nostre strade. Il rifiuto gettato abusivamente sul territorio può provocare incendi e dar luogo ai roghi. Da qui il problema della diossina e dell’inquinamento delle falde”. In sintesi: una bonifica che risani il territorio. Di questa “la regione ha una responsabilità primaria – ha proseguito Greco -, tant’è che il piano regionale delle bonifiche viene elaborato dalla regione. La regione ha tutte le risorse necessarie per poter lavorare su questi terreni, anche attraverso il coordinamento col Ministero dell’ambiente”.

Oltre alla bonifica, serve, secondo Sandro Ruotolo, ricostruire tutti gli anelli della filiera dello smaltimento illecito dei rifiuti: “La legge sugli eco-reati è diventata legge nel 2016 e siamo il primo paese ad averla. Io credo che il passaggio successivo sia la ricerca dei responsabili di questi rifiuti, che sono le grandi industrie del Nord e del Centro”. Tuttavia, i passi successivi nella lotta alle ecomafie necessitano di risorse. Risorse che la Procura di Napoli Nord non ha, come ha confermato in diretta il Procuratore Greco. “Le risorse della procura di Napoli Nord, nonostante l’impegno dei magistrati, sono limitate. Gli uffici giudiziari di Napoli Nord vengono catalogati come grandi uffici, ma a questa qualificazione non corrisponde un’adeguata messa a disposizione di risorse”, ha spiegato. Il senatore Ruotolo propone di raccogliere i soldi necessari alla lotta alla Terra dei Fuochi dall’Europa: “Il tema della salute e della bonifica deve marciare assieme al Recovery Plan. Bisogna investire nella sanità pubblica”.

Ha collaraborato Anna Maria Di Nunzio

Ti potrebbe interessare

Torna in alto