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Truffe agli anziani, 15 indagati tra Milano, Napoli e Salerno: sequestrati telefoni, gioielli e 15mila euro

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Quindici persone sono state denunciate nell’ambito di un’inchiesta congiunta della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. L’indagine ha portato alla scoperta di una rete di presunti truffatori specializzati in raggiri ai danni di anziani, attivi tra la Lombardia e la Campania.

Truffe agli anziani, 15 indagati tra Milano, Napoli e Salerno: sequestrati telefoni, gioielli e 15mila euro

 

Le perquisizioni, eseguite nei giorni scorsi nelle province di Milano, Napoli e Salerno, hanno consentito di sequestrare 40 telefoni cellulari, 5 tablet, circa 15.000 euro in contanti e numerosi gioielli, ritenuti provento delle truffe. Secondo quanto emerso, il gruppo avrebbe operato con un’organizzazione ben strutturata, accusata di associazione per delinquere finalizzata alle truffe agli anziani. Gli investigatori hanno individuato anche una 73enne residente in provincia di Milano, che avrebbe avuto il compito di custodire temporaneamente la refurtiva, per poi trasportarla a Napoli.

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Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano e dal Pool Antitruffe della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, hanno permesso di ricostruire il modus operandi dei presunti truffatori. Le telefonate alle vittime partivano da due appartamenti situati nel capoluogo campano: gli indagati si spacciavano di volta in volta per “falsi carabinieri”, “finti avvocati”, “nipoti in difficoltà” o “postini” per convincere gli anziani a consegnare denaro e oggetti di valore.

Un dettaglio emerso dalle indagini ha sorpreso gli inquirenti: l’attività truffaldina non si sarebbe fermata nemmeno durante le vacanze estive. Per continuare a operare, i membri della banda si sarebbero trasferiti in un bungalow all’interno di un villaggio turistico della provincia di Salerno, da dove avrebbero proseguito indisturbati le telefonate alle vittime. Le indagini proseguono per delineare con precisione i ruoli dei singoli indagati e ricostruire l’intera rete di truffe, che potrebbe avere coinvolto decine di anziani in diverse regioni italiane.

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