tempesta solare conseguenze metà marzo

In arrivo una tempesta solare che potrebbe investire la Terra nelle prossime ore. Il fenomeno cosmico potrebbe provocare un’inedita aurora boreale a latitudini estreme e interferenze con le onde radio e il GPS come accaduto un mese fa.

Terra, tempesta solare in arrivo: possibili danni ai satelliti

La tempesta geomagnetica prevista nelle prossime ore sarà tra le più intense degli ultimi anni. A darne conferma è la NASA e il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), secondo quest’ultima agenzia la nuova tempesta solare potrebbe verificarsi entro giovedì, 17 marzo. Il fenomeno, già noto agli scienziati, consiste in un vento carico di particelle che viaggia a velocità migliaia di chilometri l’ora verso la Terra. La nube al plasma impatterà contro il nostro Pianeta entro giovedì.

L’interazione tra l’atmosfera terrestre e l’onda solare provoca diversi effetti, la maggior parte di natura elettromagnetica. Tra i più comuni c’è quello delle aurore boreali, che si avvisterà soprattutto al circolo polare artico o nei paesi scandinavi, ma non si escludono avvistamenti a latitudini non convenzionali (come l’Europa o il Nord America). Tra le conseguenze più importanti ci sono invece le interferenze ai sistemi di GPS, malfunzionamenti ai sistemi elettrici o danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra.

La più intensa da 6 anni

Secondo lo specialista del NOA, Joseph Kunches, si tratta della tempesta solare più intensa degli ultimi 6 anni a questa parte. Ciò ò dovuto alla fase ascendente del ciclo solare 25, un ciclo di circa 11 anni nel corso del quale il numero medio di macchie solari sulla superficie del nostro astro – quelle responsabili delle tempeste solari – cresce fino a raggiungere un picco e poi comincia a decrescere. La fase terminale di questo ciclo, che potrebbe portare altri fenomeni simili nei prossimi anni, è previsto per il luglio 2025.

I precedenti

Quella prevista per i prossimi giorni è una tempesta solare di grado 2 (su una scala che va da 1 a 5). Si tratta di un fenomeno non raro. Ben più gravi sono quelle di grado 5, che possono provocare enormi danni alle telecomunicazioni. Basti ricordare quella che, nel 1859, nota come Evento di Carrington, tinse di rosso anche i paesi dell’America Centrale, come Cuba e Giamaica. I telegrafi andarono in tilt. Se un evento del genere si ripetesse oggi, secondo il parere degli esperti, e al netto delle fake news che circolano da anni sull’argomento, potrebbe far saltare la rete internet per diversi giorni.

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