come topi in trappola

Si avvicina il Natale, per molti il periodo più bello dell’anno. Per tanti però anche il più complicato. Per un motivo su tutti, il traffico. Gli ingorghi sono una costante tutto l’anno ma nelle settimane che precedono le feste sono spesso ancora più terribili.

Stiamo per fare la fine dei topi in trappola

In molte zone della città si rischia la paralisi. Via Colonne a parte, dove si spera che quest’anno prevalga il buon senso dell’anno scorso di aprirla nel mese di dicembre, tutte le uscite e gli ingressi a Giugliano sono divenuti un incubo. Sia dell’asse mediano che della circonvallazione esterna.

C’è bisogno di prendere dei provvedimenti e di immaginare delle soluzioni.

Il flusso di persone che esce o che entra in città è divenuto enorme. Non bastano più gli svincoli che ci sono. Quello di via Appia deve essere completamente ripensato: è assurdo che abbiano permesso l’apertura di due mega fast food all’uscita senza immaginare un cambio di viabilità.

A breve in quella zona l’Eav dovrà fare un investimento milionario per la costruzione di un deposito, dovrebbe essere previsto un nuovo piano viabilità e potrebbe essere rimesso in discussione il progetto di una uscita diretta dell’asse mediano alla zona della Polizia.

Casacelle è un capitolo a parte tra rotonde, scuole e supermercati: via Campopannone è divenuta un incubo, ci sono dei lavori in corso per modificare la fisionomia di alcune rotatorie ma anche lì va immaginato un qualcosa di innovativo.

Si potrebbe pensare a sfruttare la strada in maniera diversa come si fa in alcuni paesi: con corsie che cambiano senso di marcia la mattina e il pomeriggio a seconda dei flussi di traffico. O meglio ancora dovrebbe essere il momento di pensare a dei sottopassi.

Stesso discorso per l’uscita di via Ripuaria, lì complice l’assoluta mancanza di progettazione va ristudiata tutta la viabilità. Davvero divenuta una maionese impazzita. Il progetto strade Nato di recente sbloccato dall’amministrazione Pirozzi, dovrebbe almeno dare un sollievo su altre importanti arterie della zona.

Un discorso a parte merita il centro dove molto spesso il traffico più che essere causato dalla presenza di auto è frutto di comportamenti incivili. Uno per tutti, il parcheggio selvaggio a Piazza Annunziata e Piazza San Nicola. O la doppia fila via Palumbo.

Qui andrebbero pensati daccapo piste ciclabili e camminamenti pedonali. Strade per i pedoni che permettano a chi viene dalle immediate periferie di raggiungere il centro con una breve passeggiata.

C’è bisogno di certamente di più polizia municipale. Abbiamo circa la metà degli agenti in meno di quanti ne dovremmo avere a Giugliano e in tutti i comuni dell’area Nord. Il fatto che poi non abbiamo più un comandante “di ruolo” per cavilli burocratici è una cosa assolutamente assurda.

L’apposizione consiliare a Giugliano ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla viabilità. Persona di indubbia disponibilità al confronto. Non entro nella dinamica che ha portato a questa richiesta che pare più legata a strategie politiche per sfruttare gli scontri in atto in Azione. Sarebbe giusto però in questa fase aprire un dibattito più ampio sulla viabilità e non solo sulla figura di Abbate.

Come il tema dei trasporti pubblici, di cui abbiamo già parlato, dovrebbe essere rivisto in chiave regionale e provinciale per ridare a Giugliano e tutta l’area Nord dei nuovi mezzi di trasporto.

In tutte le città del mondo prima si creano le stazioni delle metropolitane e le strade e poi i quartieri. Da noi è successo il contrario. È ora di invertire la rotta.

Oppure faremo la fine dei topi in trappola senza poter più uscire di casa. A Natale così come tutto il resto dell’anno.

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