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Una possibile svolta nella sparizione di Enco Vitulli, il 23enne di Secondigliano sparito il 19 marzo del 2019. A quasi quattro anni dalla scomparsa, la madre ha ricevuto una lettera anonima, misteriosa, carica di riferimenti indecifrabili.

Scampia, Enrico sparito nel nulla: dopo 4 anni una lettera misteriosa

L’ultimo avvistamento del giovane è avvenuto a Scampia, periferia nord di Napoli. Il ragazzo viveva con la famiglia della fidanzata e aveva manifestato la volontà di trasferirsi dal papà a Brindisi. Ma a Brindisi non è mai arrivato. Ad occuparsi del caso la trasmissione “Chi l’ha Visto”, che ha riportato gli ultimi sviluppi nella vicenda. La mamma, Brankica, ha ricevuto una lettera anonima. Si tratta però di una missiva dalle frasi sconnesse e poco chiare, dove ci sono allusioni inquietanti.

Ai microfoni della trasmissione di Rai 3, Brankica Petrusic ha mostrato la strana lettera. La grafia è molto chiara, però il messaggio che contiene è, all’apparenza, indecifrabile.  Più di una volta si fa riferimento al mare, all’acqua e all’annegamento. Inoltre, compare più volte la parole “traccia”, seguita da alcuni numeri. Un’indicazione per un macabro ritrovamento? Enrico Vitulli sarebbe morto annegato? Il mistero si infittisce. Dal 19 marzo il suo telefonino risulta spento. Al momento della scomparsa, il ragazzo indossava un giubbino rosso, una maglia nera, jeans blu, scarpe da ginnastica bianche, un cappello nero; ha un tatuaggio molto riconoscibile ai lati della tempia con la scritta “Enco”.

Ipotesi sepoltura ai “Sette palazzi”: le dichiarazioni della mamma

Lo scorso mese la mamma del 23enne è stata intervistata anche da Cronache di Napoli. Alcuni indizi conducevano a una presunta sepoltura avvenuta nella zona dei Sette Palazzi. “Sarebbe stato sepolto vicino a una panchina, dove giocano i bambini” in un parco pubblico. “Siamo già andati là per parlare con i suoi amici, molti non si fanno trovare – ha spiegato -. Però ora sappiamo che lui è scomparso qui. E siamo quasi certi che il suo corpo sia stato sepolto non lontano”. Poi ha aggiunto con un filo di voce: “Qualunque cosa abbia fatto, vorrei solo portargli dei fiori e piangere. Sono molto stanca”.

Secondo Brankica servono ulteriori informazioni per individuare il luogo della sepoltura. Per la donna il figlio avrebbe visto qualcosa “che non doveva vedere”, o “fatto qualcosa di sbagliato”. Quando lo ha visto l’ultima volta? “L’11 marzo di quattro anni fa. La mattina presto era venuto da me a San Giovanni a Teduccio. Lui abitava a Scampia, era fidanzato da sette anni con una ragazza del quartiere. Aveva avuto una figlia dalla sorella. Mi disse ‘mamma me ne voglio andare da qua’. Quella mattina era nervoso. Era agitato: aveva il naso rotto e lividi sul viso, mani graffiate. Voleva andare dal papà a Brindisi. Così aveva preparato la valigia.Prese l’autobus 255 per tornare a Secondigliano. Poi al parcheggio Brin l’R-5. Non l’ho più visto”.

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