È alla presenza delle massime istituzioni – tra cui il vescovo Angelo Spinillo, il prefetto di Napoli Claudio Palomba, la Procuratrice del Tribunale di Aversa Annamaria Troncone e i rappresentati delle forze dell’ordine  oltre a una fitta delegazione delle scuole del territorio – che il sindaco di Sant’Antimo Massimo Buonanno ha riaperto – dopo 5 anni di degrado e abbandono – la villa comunale di via Diego Prisco, adiacente la stazione ferroviaria di Sant’Antimo- Sant’Arpino.  Lo spazio verde – il secondo più grande della città – da oggi avrà il nome di “Villa comunale Giovanni Falcone Paolo Borsellino” .  Una scelta che cade proprio nel trentennale dall’uccisione – per mano della mafia – dei due magistrati.

Nelle stesse ore, intanto, (a seguito della decadenza da parlamentare) sono stati notificati gli arresti domiciliari all’ex senatore di Sant’Antimo Luigi Cesaro Secondo gli inquirenti, esisteva una relazione d’affari tra la famiglia Cesaro e il clan Puca. A giugno 2020 l’indagine portò in carcere Antimo Cesaro, fratello di Luigi, mentre furono disposti i domiciliari per gli altri fratelli Aniello e Raffaele : entrambi assolti un anno fa dalle accuse di concorso esterno in associazione camorristica. Per Luigi, all’epoca esponente di spicco di Forza Italia, l’autorizzazione a procedere fu negata dalla Giunta per le immunità con 12 voti a sfavore e 7 astenuti.

 

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