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L’inflazione colpisce tutti i beni e i servizi da un anno a questa parte. Comprese le assicurazioni come l’RC auto, che negli ultimi 18 mesi non stenta a rallentare. Il premio medio pagato in Italia per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 18% arrivando a 525,98 euro.

Rc Auto, Campania si conferma maglia nera: 943 euro per assicurarsi contro i 370 del Friuli

L’incremento a doppia cifra, secondo il popolare sito, è avvenuto in tutte le regioni italiane, ma con valori differenti. A guidare la classica dei rincari più consistenti è l’Abruzzo, dove nel mese di marzo i premi sono saliti del 25,1 % rispetto a marzo 2022.  Seguono Puglia e Marche (24,4).

Se si guarda ai valori assoluti, però, la Campania – che, pur registrando aumenti medi in linea con quelli dell’intero Stivale, si conferma maglia nera. Lo scorso mese per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano 943,76 euro, vale a dire il 79,4 % in più rispetto alla media nazionale. Le regioni più virtuose invece sono Friuli Venezia Giulia (370euro) e Lombardia, con una tariffa pari a 409 euro.

Rincari immotivati?

A rendere incomprensibili i rincari è però – come spiega Il Roma – l’aumento della raccolta rami Danni, che può contare su un trend positiva rispetto ai rami Vita, che è il secondo capitolo più importante delle entrate delle società assicurative. I premi dei rami Danni sono infatti aumentati del 4,6 %, raggiungendo i 35,7 miliardi. “Purtroppo la Regione Campania si conferma la regione più tartassata dalle compagnie assicurative pur registrando negli ultimi anni un numero di incidenti minori sia per il settore auto che per quello a due ruote – spiega Giovanni Berritto di Federconsumatori -. Si tratta di un’autentica speculazione”.

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