Napoli. Rapina con pistola puntata al volto al magistrato anticamorra che indaga sul clan dei Casalesi, arriva la svolta. Gli agenti della Polizia di Stato, a seguito della rapina avvenuta lo scorso 12 ottobre, ai danni di un Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Fabio Vastarella 32enne napoletano, perché indiziato, del reato di rapina aggravata in concorso. E’ il nipote del boss del Rione Sanità.
Scattate le indagini, immediatamente dopo la rapina, avvenuta in via Salvator Rosa, i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato Dante, grazie anche al sistema della videosorveglianza e delle telecamere posizionate sul tratto autostradale Salerno Reggio Calabria, hanno intercettato l’auto rubata nei pressi dell’area di servizio di Contursi.
Gli agenti, allertata la sala operativa del C.O.A. coadiuvati quindi dai poliziotti della Stradale di Lagonegro, hanno intercettato l’auto all’altezza nel tratto autostradale Padula –Lagonegro.
Alla guida del veicolo, i poliziotti hanno sorpreso e bloccato Fabio Vastarella trovato inoltre in possesso di una radio ricetrasmittente e dei guanti da lavoro. L’auto è stata riconsegnata all’avente diritto. Per Vastarella si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Potenza. Durante la rapina al pm insieme alla vettura ed altri oggetti di valore era stato portato via anche un cellulare che conteneva numeri segreti.