A Napoli non si vive bene. Questo quanto emerso nella puntuale classifica stilata dal Sole 24 ORE che ogni anno fotografa la qualità della vita in Italia. La città partenopea perde ben otto posizioni in dodici mesi e sprofonda al 98esimo posto su 107. 

Qualità della vita 2022, Napoli sprofonda al 98esimo posto

Ma come si è arrivati a tanto? Diversi gli indicatori che hanno delineato la classifica –  che vede regina Bologna –  tra cui ricchezza, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza. L’area metropolitana di Napoli è al primo posto in classifica per criminalità e scippi, mentre si attesta all’ultima posizione per servizi ai bambini quindi aree gioco, scuole, asili e pediatri.

Il capoluogo partenopeo occupa l’ultimo gradino gradino per quanto concerne lo spazio abitativo che fotografa la superficie media in metri quadri in base ai componenti della famiglia. Male anche per l’indicatore ricchezza e costumi e addirittura cultura e tempo libero.

Tante le note dolenti, ma Napoli e provincia si attestano in buone posizioni riguardo affari e lavoro, al 12esimo posto. La città è prima in Italia per imprese che fanno e-commerce ma si aggiudica il podio per numero di pensioni di vecchiaia. Dato importante anche per imprenditoria giovanile e per qualità ricettiva delle strutture alberghiere. Questi aspetti positivi, però, non sono basati e Napoli si attesta tra le città invivibili.

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