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Racket al mercato ortofrutticolo di Pozzuoli e richieste di denaro avanzate nei confronti dei dipendenti comunali. Due le persone finite in manette: si tratta di Fabio Cerrone, classe 1985, e di Enrico Gennaro Iovine, classe 1990. Sono due gli episodi contestati ad entrambi gli indagati.

La DDA della Procura della Repubblica di Napoli, assieme ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e alla Compagnia di Pozzuoli hanno eseguito nelle prime ore del mattino un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti dei due indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di tentata estorsione.

Pozzuoli, racket al mercato ortofrutticolo: arrestati in due

Sono due gli episodi contestati ai due arrestati. Il primo riguarda una richiesta estorsiva nei confronti del titolare di un box frutta all’interno del mercato orto-frutticolo di Pozzuoli per il recupero credito della somma di 100.000 euro. E la contestuale richiesta di “pizzo” per il sostentamento degli affiliati detenuti in carcere di ulteriori 5000 euro.

Il secondo episodio che viene contestato ai destinatari della misura cautelare riguarda una richiesta di una imprecisata somma di denaro avanzata nei confronti dei dipendenti del Comune di Pozzuoli con funzioni di vigilanza nel summenzionato mercato orto-frutticolo.

Il provvedimento

Il provvedimento scaturisce da convergenti acquisizioni investigative del Nucleo Investigativo di  Napoli e della Compagnia di Pozzuoli, coordinati dai magistrati della DDA partenopea, nei confronti delle organizzazioni camorristiche operanti nell’area flegrea. Le risultanze, infatti, hanno permesso di raccogliere indizi in relazione alle modalità mafiose relative alla prima condotta illecita posta in essere dagli indagati.

La ricostruzione dei reati contestati rientra in una più ampia attività investigativa, avviata in seguito alla disarticolazione del clan Beneduce-Longobardi, falcidiato nel giugno 2010 dall’arresto di oltre 100 tra esponenti di spicco e affiliati. Nel novembre 2016, un ulteriore provvedimento cautelare (42 arresti) poneva fine alle mire espansionistiche del gruppo criminale retto da Antonio Ferro (attuale collaboratore di giustizia) ed infine, nell’aprile 2017 e nel maggio 2018, il clan era definitivamente decapitato, rispettivamente con l’arresto del capo clan Longobardi Gennaro (tornato in libertà dopo 13 anni di detenzione) e del fratello Longobardi Ferdinando. Gli odierni arresti rappresentano la conferma dell’operatività delle organizzazioni criminali sul territorio di Pozzuoli.

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