Aria tesa in maggioranza. Decisioni ferme al palo. E tanto altro. La coalizione di governo guidata dal sindaco Enzo Falco rischia la paralisi. Stando alle ultime indiscrezioni trapelate in città, il Pd non ha nessuna intenzione di cedere il posto in giunta. Il che complica ulteriormente i piani del primo cittadino caivanese. Il leit motiv resta invariato. Nessuna forza politica intendere cedere il passo. Tutti arroccati sulle proprie posizioni mentre la città versa in condizioni disastrose. Per carità, ogni richiesta in politica è legittima ma qui si rischia di rinviare all’infinito un semplice rimpasto di giunta. Trasformandolo da semplice azione politica a tragedia vera e propria. Una roba che sta facendo perdere la pazienza a tutti i membri della maggioranza. Avete capito bene.

La nuova giunta ferma al palo. Chi si “sacrificherà”?

Da diverse settimane Falco non riesce a trovare la quadra. Riunioni su riunioni per concludere poco o nulla. Niente di niente. Da un lato la volontà di non scontentare nessuno. Dall’altro garantire gli equilibri per evitare una nuova sfiducia. Nel mezzo c’è tutto il resto. Le maggiori forze politiche (Pd, Noi campani, Italia Viva) utilizzano la forza dei numeri per “resistere” a possibili “tagliole” sulla rappresentanza nei ruoli apicali dell’amministrazione. D’altro canto il sindaco Falco continua a difendere i piccoli partiti (Articolo Uno e M5s) che sono rappresentati in giunta nonostante possiedano un consigliere a testa nel civico consesso. Una posizione che molti settori della coalizione di governo faticano a comprendere. Perché Articolo Uno e M5s non dovrebbero “sacrificarsi” nel nome della stabilità? Facilitando nei fatti il prosieguo della vita amministrativa? Mistero della fede. Tutto fermo. Ma il tempo è scaduto.

Il sindaco Enzo Falco al bivio

La palla torna nuovamente nelle mani del sindaco. Che a questo punto deve obbligatoriamente decidere. Assumendosi la responsabilità di qualche scelta. Anche a costo di indebolire qualche partito. L’alternativa è continuare in questo modo rischiando l’ingovernabilità più assoluta. Dunque a poco più di un anno dalla sua elezione Falco può invertire la tendenza. Oppure rinviare all’infinito una situazione oramai insopportabile. La domanda a questo punto sorge spontanea. Quale sarà la prossima mossa del primo cittadino? Cos’avrà in mente Enzo Falco per uscire dalle sabbie mobili? Cosa dirà alla sua maggioranza nella prossima riunione? Alimenterà i “malpancisti”? Il bivio è alle porte. Scegliere di continuare oppure continuare a non scegliere. Lo capiremo nei prossimi giorni. Pure perché in questo modo è impossibile andare avanti. Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Di Sossio Barra

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