È forse il crimine più efferato attribuito a Matteo Messina Denaro: quello di Giuseppe Di Matteo. Il bambino aveva appena 11 anni quando – su ordine di “u siccu” fu rapito, sequestrato per oltre due anni, strangolato e poi sciolto nell’acido. La sua colpa? Quella di essere  figlio di un mafioso che aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Da ieri, a Casavatore, una villa  quella di via Giambattista Vico, porta il suo nome.

Non tutti, però, a Casavatore sono felici di questa intitolazione. Tra questi vi è Rosa: sua madre, Lucia Caiazza, morì in pieno lockdown per le percosse subite dal suo compagno.  La passata amministrazione le aveva comunicato la volontà di intitolarle la villa comunale come forte monito per tutte le donne che subiscono violenza. Poi però non se n’è fatto più nulla. 

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